1. Sono un Uomo fortunato


    Data: 04/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: santanabi, Fonte: RaccontiMilu

    ... il marito, ma lei continuava imperterrita, anzi mi sembrò che nominandogli il marito si sciogliesse di più.
    
    Per fortuna non ho mai sofferto di eiaculazione precoce, anzi con gli anni ho imparato a ritardare l’orgasmo, altrimenti sarei stato molto più rapido, quando arrivai vicino la sorpresi fermandola:
    
    “brava Laura, adesso tirati su” mettendola a sedere sulle mie cosce “come avrai potuto notare sto per venire, quindi stiamo siglando il nostro patto, se ti inginocchi e finisci il lavoro che hai iniziato con la bocca ti terrò in considerazione, se invece ti cali gli slip il posto è tuo”
    
    L’indecisione durò pochissimi secondi, senza dire una parola, stava facendo scendere calze e slip di pizzo, io iniziai una lenta carezza interno coscia, fino all’inguine. Era uno spettacolo con il collo all’indietro, mordendosi il labbro inferiore, gli occhi chiusi a godersi il tocco di una mano morbida e delicata.
    
    Prima con i piedi si sfilò le scarpe, poi al primo tentativo si liberò delle calze dal piede sinistro, e poté finalmente allargare le gambe, mi riprese il cazzo in mano, e tentò una masturbazione che, ad uno meno esperto sarebbe risultata fatale. “Sieditici sopra” le disse, non se lo fece ripetere, stava godendo anche lei, ma era lucida, voleva arrivare all’obiettivo al minor costo possibile.
    
    Reggendolo dritto si impalò con lentezza, assaporandone la consistenza lei, ed il calore io. In un attimo di lucidità mi disse di stare attento, perché aveva sospeso la pillola, ...
    ... la mia risposta fu piuttosto laconica “non ti preoccupare, li non rimani incinta”.
    
    I braccioli della sedia ci impedivano di stare di fronte, inizia a raccogliere i suoi umori dai lati della fica, con l’indice e il medio delle due mani, ed a distribuirli in quel buchino indifeso, dicendogli “se preferisci toglierti subito il dente, alzati e appoggia i gomiti sulla scrivania, in meno di minuto godo, se invece preferisci dettare il ritmo te, questa prima volta, fallo da sola”
    
    Laura dimostrava paura per il suo primo rapporto anale, ma si fece coraggio e riuscì a infilarsi la cappella, con un solo gridolino, dicendomi: “mi fa male” il tono era supplichevole, e se non fossi stato arra patissimo, forse avrei desistito, invece le misi in bocca la mia cintura chiedendogli di morderla, la presi per i fianchi e spinsi lentamente, ma inesorabilmente.
    
    Non era la prima donna che sverginavo dietro, ma non la trovai strettissima, forse tutta la situazione aveva creato anche in lei un pathos che l’aveva rilassata. Una volta contento di averlo fatto entrare quasi tutto, iniziai a toccarla davanti, partendo dalla peluria, al grillettino, ad infilare due dita nella passera ad uncino, per poi ripartire da capo.
    
    E’ particolarmente piacevole sentire il proprio cazzo tra la stretta parete che divide il culo dalla passera, inoltre in quella posizione con dite lunghe come le mie, sono un metro e novanta d’altezza, riesco ad arrivare al punto G.
    
    La schiena era inarcata in mordo tale che ...