1. Il campeggio nudisti, seconda parte.


    Data: 30/06/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... dirglielo solo quando eravamo ben lontani dall’ufficio giudiziario.
    
    - Mon Dieu! – Esclamò lui quando glielo dissi. – Sei stato un genio! L’abbiamo scampata bella… E se avessero voluto controllare i tabulati telefonici?
    
    - Per una cosa così da poco? Quasi impossibile.
    
    - Ma come ti è venuta in mente?
    
    - Beh, mi è venuta lì’ per lì e…
    
    Lei mi abbracciò. – Cosa dobbiamo fare adesso?
    
    - Comunque – dissi, mentre lei mi faceva sentire le tette sul petto e le labbra all’orecchio, – cominciamo con lo scambiarci i numeri dei cellulari, valà, prima che a qualcuno venga in mente di verificare se ci siamo telefonati davvero…
    
    Ce li scambiammo e ci chiamammo senza rispondere.
    
    - Poi, ti ricordo che devi mostrarmi il culo… Ha ha!
    
    Risero anche loro.
    
    Vollero passare a fare la spesa, così la sera avrebbero preparato da mangiare per tutti. Pesce e altre cose sfiziose alla francese.
    
    Tornammo al campeggio, sperando di non usare più l’automobile per tutta la vacanza.
    
    Per mezzogiorno mia moglie aveva preparato fichi, melone e prosciutto cotto e crudo. Io aprii il vino bianco che tenevo nel frigo.
    
    Riposammo stando all’ombra, godendomi il frinire delle cicale della pineta e lo sciabordio delle onde sul davanti. Questa era vacanza.
    
    Alle 16.30 arrivò il dottore.
    
    - Come stanno gli appestati? – domandò con l’ironia del cazzo.
    
    - Eh no. – Risposi. – Siamo noi a chiederlo a lei.
    
    - Giusto. – Ammise.
    
    I due erano già girati pancia sotto, culo all’aria, così il ...
    ... medico poté prima guardargli le natiche e poi togliere le fasciature. Raschiò con forza le ferite e i due sobbalzarono gridando.
    
    - Bene. – Osservò, mostrandomi l’effetto delle unghie. – L’ittiolo ha fatto il suo lavoro.
    
    Grattando, le punte dei ricci uscivano.
    
    - Fa un po’ male, ma se domani li portate in mare e li lasciate a mollo il più possibile, dopo potete grattarli con più facilità.
    
    - Grattarli?
    
    - Sì, come ho fatto io adesso. Domani sentiranno solo prurito e sarà più facile. Comunque niente più fasciature, solo acqua di mare.
    
    - Potranno camminare?
    
    - Li faccia provare dopodomani, ma non credo.
    
    Tradussi tutto ai due, i quali ringraziarono me e non il medico.
    
    - Bene allora. – Disse lui, mettendo via la roba. – Altro?
    
    - No. Rispondemmo.
    
    - Ah, una cosa. – Intervenne mia moglie. Ci girammo ad ascoltarla. – Non vanno di corpo da quando sono arrivati.
    
    - Cioè non cagano? – Chiese lui con le parole di italiano che conosceva meglio. – O anche non pisciano?
    
    - Pisciano benissimo. – Sbottò. – Non… evacuano. Ecco.
    
    - Fategli un clistere. – Rispose pragmatico dando uno sguardo di sufficienza ai due culi.
    
    - Non è meglio una purghetta?
    
    - No, sono troppo deboli. Clisteri.
    
    E se ne andò.
    
    Tradussi loro le parole del medico e chiesi cosa volevano fare.
    
    - Ce li potete fare voi?
    
    - Cosa?
    
    - I clisteri.
    
    Arrossii come pochi.
    
    - Io… Io… Non posso farvelo.
    
    - Ma a me fa impressione. – Aggiunse mia moglie. – Devi farglieli tu.
    
    - Non ...
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