1. Il campeggio nudisti, seconda parte.


    Data: 30/06/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... debito?
    
    - Aspetta e guarda.
    
    Brigitte era entrata in roulotte per uscire indossando una lunga T-shirt bianca o forse un corto vestitino di cotone, con una scritta in francese e un cuore rosso.
    
    - Vieni, mettiti qui. – Disse Pierre.
    
    Mi fece sedere in una comoda sedia da campeggio. Rimasi ad attendere. Pierre si allontanò e mi si avvicinò Brigitte, stranamente vestita in una calda serata d’estate in un campeggio nudisti. Della musica usciva dalla roulotte. Fece qualche mossa a tempo di musica, poi con un rituale attentamente studiato si girò di schiena. Mosse il bacino un paio di volte, poi piano sollevò il vestitino a destra, poi a sinistra. Poi lo lasciò cadere di nuovo. Infine lo sollevò del tutto e restò nuda di schiena davanti a me.
    
    Fece ancora qualche mossa languida, quindi allargò le gambe con eleganza, girò il viso mostrandomi un luminoso sorriso e si chinò in avanti fino ad andare a prendersi le caviglie con le mani.
    
    Mi stava mostrando la fessura del culo.
    
    Io ero senza fiato e senza parole. In tribunale le avevo chiesto di mostrarmi il culo per chiederle qualcosa di superfluo, di scontato in un campeggio nudisti. Ma adesso aveva voluto stupirmi assecondandomi.
    
    Il suo culo era stupendo. Fantastico. Ovale come piace a me, curve perfette, femminilità all’ennesima potenza. In mezzo alle natiche il buco del culo praticamente invisibile e, sotto, la vulva. Pregna e fiera di essere guardata da me.
    
    - Puoi accarezzarlo. – Disse Pierre, soddisfatto ...
    ... della mia reazione.
    
    Io le accarezzai l’esterno del culo con le mani che quasi tremavano. Soffocai il desiderio di morderlo e mi immaginai la gioia che il cazzo avrebbe provato a inserirsi in quel superbo alloggiamento.
    
    Restai così imbambolato anche quando Brigitte si ricoprì col vestito e tornò in roulotte per uscire nuovamente nuda, ma senza malizia.
    
    - Ci sei? – Mi domandò mia moglie, fingendosi severa. – Tutto bene?
    
    - Eh? Come? – Risposi, farfugliando. Mi accorsi di avere avuto un’erezione. Cercai di distrarmi e di distrarre i presenti, che peraltro sembravano più eccitati di me.
    
    - Domani andiamo tutti a fare un giro in barca? – Chiesi per riprendere contegno.
    
    - Ci stiamo tutti? – Domandò Pierre.
    
    - Non conosci la barca che hai aiutato a tornare in porto sparando un razzo bianco? – Rincalzai ironico.
    
    L’erezione stava rientrando.
    
    - No…
    
    - Certo. È omologata per 10 persone, anche se al massimo ce ne stanno otto. – Aggiunsi poi. – Anzi, voi ci sareste di aiuto a trasportare i due invalidi…
    
    - Come no? – Esclamò il Francese. – Io porto Carola e…
    
    - Un paio di palle! – Risposi ridendo. – Carola la porto io!
    
    - E perché?
    
    - Perché pesa di meno… ha ha!
    
    - Allora – fece mia moglie – voi due portate Carola, mentre io e Brigitte carichiamo Helmut…
    
    Verso mezzanotte, dopo averli aiutati a spreparare, ci congedammo.
    
    - Vuoi che vi aiutiamo a mettere nel camper i due amici? – Domandò Pierre.
    
    - No, grazie. – Risposi. – Dobbiamo fare ancora un paio ...
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