1. 2. La dottoressa ,,,,Chi dice che le misure non contano?


    Data: 27/06/2020, Categorie: Etero Autore: MrGeorge, Fonte: RaccontiMilu

    ... ‘lo sai c’&egrave mia figlia piccola ‘ Non metterti in testa cazzate Giorgio ‘ &egrave stato bello ma finisce qui”
    
    ‘Vedremo ‘ vedremo se non mi aprirai domani sera quando sarò davanti al tuo cancello”
    
    E infatti mi aprì quando verso mezzanotte mi presentai al suo cancello.
    
    Bastò la minaccia di suonare per tutta la notte o di fare qualcosa che avrebbe fatto sapere a tutto il vicinato quanto era puttana la dottoressa che si aveva abitato a fianco a loro per così tanto tempo.
    
    La trovai esattamente come mi aspettavo. Infastidita e intimorita per la situazione con la paura che la figlia si svegliasse e capisse qualcosa di quel che accadeva ma nello stesso tempo troia e vogliosa come non mai.
    
    Le infilai la mano tra le cosce mentre le infilavo la lingua in bocca appena superata la porta di casa.
    
    ‘Lo vedi quanto sei bagnata troia? —lo vedi quanta voglia di cazzo hai? ‘ portami in camera ‘stanotte ti scoperò sul letto del cornuto ‘ ti scopo fino a domani mattina’ ti scopo come la troia che sei ”
    
    Chiude le porte della camera della bambina e della sua camera e raggiungiamo il letto in pochissimo tempo.
    
    ‘Si ‘dammelo ‘dammelo ‘ scopami ti prego ”
    
    ‘Salici sopra puttana ‘impalati da sola ‘fammi vedere che voglia di cazzo hai”
    
    ‘Si ‘dammelo ‘porco ‘hai un cazzo che mi fa impazzire ‘ sei un bastardo ‘un porco ‘.’
    
    ‘Brava così puttana ‘vienimi sul cazzo ‘stai gia godendo ‘stanotte ti do tanto cazzo ‘tutto il cazzo che merita una troia ...
    ... come te ‘ e poi raggiungi il cornuto ‘.tanto lo so che non ti basterà mai il suo cazzettino ‘perche sei troppo troia ‘.dimmelo cosa sei ‘.’
    
    ‘Sono una puttana ‘la tua troia ‘scopami ‘scopami porco ‘vengo’.’
    
    Furono due notti interminabili.
    
    In cui la scopai senza tregua con tutta l’energia e la maialaggine di cui ero capace a quell’eta.
    
    Ricordo distintamente l’ultima sborrata.
    
    La mattina del sabato in cui avrebbe preso l’aereo e non l’avrei rivista con ogni probabilità mai più.
    
    Dopo due notti di sesso lei esausta e sdraiata sulla schiena di quel letto che prima di quelle due notti non aveva mai conosciuto il sesso vero le salii a cavalcioni con il cazzo teso e iniziai a segarmi mentre glielo passavo sulla faccia sugli occhi sulle labbra’
    
    ‘Guardalo troia ‘guardalo ‘ &egrave l’ultima volta che lo vedi ‘che lo vedi sborrare per te ‘ brava così ‘allunga la lingua ‘leccalo ‘ti passo la cappella sulla faccia ‘così ‘.brava ‘ ti mancherà il mio cazzo lo sai puttana vero? ‘così ‘ brava puttana ‘apri la bocca ‘te lo faccio arrivare sino in gola ‘sino in gola ‘prendilo ‘brava ‘dai segami adesso ‘.segami e fammi schizzare ‘ti riempio la faccia di sborra ‘brava cosi ‘dai ‘continua ‘godo ‘ godo ‘.prendila tutta ‘.’
    
    Non fu l’ultima immagine che ho di lei in quanto al pomeriggio andai a salutarla all’aeroporto ma fu la più bella ‘
    
    La sua faccia piena di sborra ‘.
    
    inondata … una maschera di sborra per una troia che non avrei mai più rivisto. 
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