1. 217 . Papi e sua figlia Manuela


    Data: 23/06/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... eccitante e poi si alzò in piedi e venne verso di noi ‘
    
    ‘Ho sete, vado a prendere qualcosa da bere, ne volete anche voi? Mamma desideri qualcosa anche tu?’
    
    Doretta rispose che gradiva una aranciata mentre io e Luca dicemmo a Manuela di portarci una birra. Per qualche minuto sospendemmo i nostri eruditi discorsi e restammo in silenzio. Manuela posò le birre fresche sul tavolo e tornò in casa a prendere l’aranciata per se e per la mamma. Mentre con molta soddisfazione io e Luca sorbivamo le nostre birre, osservammo il nuovo spettacolo che si mostrava ai nostri occhi. Le donne erano girate supine e tenevano le cosce divaricate. Manuela poi le teneva parecchio aperte e sembrava che volesse in questo modo provocare qualche reazione in Luca. Mi accorsi che muoveva le gambe aprendole e chiudendole e mentre che morbosamente succhiava dalla cannuccia guardava insistentemente negli occhi il giovanotto che a sua volta non le levava gli occhi di dosso. Non so cosa mi prese ma approfittando che la tovaglia del tavolo copriva le nostre parti basse, appoggiai una mano sul cazzo di Luca. Si voltò e mi guardò con gli occhi velati dalla passione ‘
    
    ‘Volevi vedere se la troietta di tua figlia era riuscita a farmelo diventare duro?’
    
    ‘Si, proprio così. Hai ragione si sta comportando proprio da troia ”
    
    Abbassò la zip ed a fatica estrasse il gigante dalle mutande ‘.
    
    ‘Stringilo, prendilo in mano, così, scappellamelo, uuummm ‘..’
    
    Mollai un attimo il suo e a mia volta tirai ...
    ... fuori il cazzo dai pantaloni ‘
    
    ‘Prendimelo in mano anche tu ”
    
    ‘Mi piaci un sacco Matteo ”
    
    ‘Ummhhh Lucaa ‘ Mi piacerebbe che me lo succhiassi, hai una bocca così sensuale ‘.’
    
    ‘Quando le donne si girano di nuovo te lo spompino ‘ Tu farai la stessa cosa a me?’
    
    ‘Non lo so, mi attrai parecchio ma non l’ho mai fatto e per la verità mi sa che mi fa un po’ schifo ”
    
    Come se le donne avessero percepito la nostra muta richiesta si voltarono prima una e poi l’altra. Pochi secondi dopo la bocca di Luca accerchiava la mia cappella e se la faceva sprofondare fino in gola. Appoggiai la mano destra sulla sua nuca e le carezzai i biondi capelli spingendolo in basso il più possibile. Lo guidai dandogli il giusto ritmo poi, dopo una decina di minuti mi arresi e gli sborrai tutto il mio seme in bocca. Lui deglutì ed ingoiò tutto, si pulì con il dorso della mano i lati della bocca dove erano colate alcune stille di sperma e poi si rimise compostamente a sedere. Il suo cazzone era più duro di prima e il suo sguardo mi faceva capire che voleva che ricambiassi il favore. Mi mise un braccio sulle spalle e poi mi spinse da dietro la nuca nella direzione della sua grossa e tesa cappella. Non mi piegai subito ma poi il desiderio di sentirmelo in bocca fu più forte di me e cedetti. Era veramente grosso, esageratamente gigantesco, quasi soffocando ne feci scorrere un po’ dentro il mio cavo orale, mi sollevai di colpo e ripresi fiato, poi ancora ansimante riprovai e questa volta me ne feci ...
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