1. Libera


    Data: 23/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bianca2019, Fonte: EroticiRacconti

    ... una voce, non un commento.
    
    Attimi di attesa prima di sentire delle dita che la toccano, le aprono la bocca, il culo e la fica. Le toccano i seni, i fianchi e le cosce.
    
    Valutano l’oggetto.
    
    L’oggetto è bagnato, alla donna scappano sospiri di paura ed eccitazione, gambe leggere e tremanti su un equilibrio instabile ma è sufficiente uno strattone al guinzaglio per farla riprendere.
    
    Le mani la abbandonano e il guinzaglio la riporta in ginocchio.
    
    Qualcuno le prende i polsi e li lega dietro la schiena, sente il fiato di chi sta lavorando ai nodi.
    
    E’ lui, un’emozione tenuta in sordina, un brivido di piacere, il sesso che si gonfia ancora un po'.
    
    Nuda, incappucciata, legata, una mano che si appoggia alla sua nuca e la costringe a ingoiare un cazzo, grosso, che le occupa tutto lo spazio in bocca.
    
    Una voce roca: “succhia troia”
    
    E lei ingoia e succhia.
    
    Succhia il cazzo grosso, poi ne succhia un altro, più lungo, poi un terzo, peli che le solleticano le labbra, e infine, quello del padrone.
    
    Sono in quattro, forse.
    
    A turno le scopano la bocca, con forza, violandole la gola alla ricerca di quello spazio stretto, in fondo, quello spazio che si contrae ad ogni colpo minacciando di soffocarla, provocando conati nello stomaco vuoto di un corpo inerme.
    
    Ha il fiatone, tenta di sfruttare ogni piccola pausa per riprendere il controllo del suo respiro ma non le danno tregua.
    
    Uno dei cazzi,alla fine, indugiando nella sua bocca, le inonda la lingua di ...
    ... sperma che lei ingoia riconoscente, ascoltando il respiro affannato dell’uomo al quale ha permesso di godere.
    
    Prende aria e deglutisce, stanca e senza forze. Felice.
    
    La voce del padrone all’orecchio.
    
    “Brava la mia puttana”
    
    Un fremito la percorre.
    
    Ora non c’è più il silenzio di prima, gli uomini sussurrano, percepisce sorrisi soddisfatti, battute, risatine.
    
    Il padrone le slega i polsi, ma per poco, perché tornano ad essere nuovamente bloccati, sopra la sua testa, attaccati alla corda che scende dal soffitto.
    
    E’ in piedi ora, potrebbe stare dritta ma viene costretta a piegare le ginocchia e rimanere appesa, con le braccia che dolorosamente si tendono nel tentativo di sostenere un corpo che non ha il permesso di erigersi.
    
    Le mani di lui le applicano due pinze ai capezzoli duri e il peso attaccato provoca un dolore conosciuto, un dolore che la fa gemere di piacere.
    
    Impossibile resistere, ogni volta che il peso si muove, ogni volta che quell’uomo tira un po' di più il suo seno, la donna si contorce e si bagna, giungendo all’orgasmo in un misto di gemiti disperati e brividi disordinati.
    
    E’ evidente la portata del suo piacere, è davanti agli occhi degli spettatori attenti, è una fica volgarmente bagnata che si contorce negli spasmi del godimento.
    
    Attimi di silenzio, nell’incertezza di ciò che potrà accadere, sente la presenza degli uomini, poco distanti. Sente il loro respiro, percepisce il calore dei corpi che la circondano.
    
    E’ stanca, affannata, ...