1. Oltre il limite


    Data: 22/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... una mano che mi afferrò il volto e mi ficcò in bocca un grosso membro, che succhiai voracemente, mentre quello, entrava e si ritraeva ritmicamente. Gustai quel glande dal deciso sapore di maschio.
    
    Ora, ero solo il loro trastullo sessuale: anch’io, del resto, non ne ero dispiaciuta. Figa e culo erano riempiti da quei cazzi di grandi dimensioni; dita si intingevano nelle mie secrezioni intime, giocavano con le mie grandi labbra e tormentavano eroticamente il clitoride, le mie burrose mammelle erano strapazzate da mani che ne gustavano la morbida consistenza e stringevano dolorosamente i capezzoli turgidi. Partecipavo muovendo il bacino per esaltare al massimo il gusto di quelle penetrazioni; le mie mani si agitavano nella brama di stringere quei membri gonfi e nerboruti. Gemevo e mugolavo come una bestia. La musica che veniva suonata aveva un ritmo incalzante di suoni bassi, prodotti da percussioni di tamburi che inducevano in me uno stordimento ipnotico. Ero stanca, disorientata, umiliata ma provavo un intenso piacere fisico e volevo, perduta nella mia spasmodica eccitazione, ancora e ancora, sesso. Infoiata, urlavo e mi agitavo. “ Si, prendetemi tutta, sono la vostra schiava, la vostra puttana.” Le mie viscere erano inondate dallo sperma, ma gli assalti si ripetevano incessanti, interrotti solo da fugaci pause. Mi infilavano e mi sfilavano come uno stivale . Il culo ormai oscenamente dilatato per le ripetute violazioni, era riempito e svuotato senza tregua. La mia ...
    ... figa spalancata e fradicia di sperma e umori non offriva la benché minima resistenza al passaggio di quei pali d’ebano, che producevano un rumore di sciacquettio. La mia bocca si offriva a cazzi che si disputavano il diritto di entrare, e che ripulivo dallo sperma che li ricopriva e che fuoriusciva ancora dai loro glandi. Gustavo quel caldo liquido cremoso, inghiottendone più che potevo; il resto tracimava dalle labbra sul mio corpo ormai ricoperto di secrezioni che all’aria si rapprendevano. L’atmosfera era gravida di odori: l’afrore dei corpi sudati e quello degli umori sessuali. Infine, conclusisi gli ardenti attacchi, giacqui esausta sui materassi, dopo aver raggiunto innumerevoli orgasmi, completamente rilassata in uno stato quasi onirico, molto piacevole, simile a una bella sbronza. Il mio respiro e il mio cuore riprendevano gradualmente i lori ritmi usuali. Ero soggiogata, dominata, devastata, sfondata, colmata e traboccante di liquido del piacere maschile. Le mie dita, si introducevano a svuotare i miei orifizi dagli umori non ancora colati all’esterno, li spalmavo sul mio corpo. Mi leccavo le mani, concedendomi anche quest’ultimo piacere. Non volevo perdere nulla.
    
    Fui ridestata. Quegli uomini che avevo soddisfatto nelle loro brame, che mi avevano riempito in modo brutalmente osceno, dimostrando disprezzo nei miei confronti, mi urinarono addosso. Sotto i getti caldi, di cui avvertii il sapore salato sulle labbra, mi scossi, mentre sentivo ridere sguaiatamente gli ...