1. Oltre il limite


    Data: 22/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... essere ingoiato dall’orizzonte colorava il tramonto in quell’autunno dolce. Sentivo scemare la baldanza con cui avevo accettato il lavoro, provavo ansia per l’ignoto a cui andavo incontro, e il mio cuore aveva accelerato i battiti, ma la voglia del piacere illecito, proibito, era più forte e mi spingeva avanti. In fondo, poi, ero una mercenaria del sesso, una vera professionista pagata per le mie prestazioni.
    
    In ritardo, a causa dell’intenso lavoro in ufficio, da cui venivo direttamente, mi presentai alla villa un po’ trafelata. Il mio programma prevedeva una tranquilla e breve giornata di lavoro; avrei avuto il tempo di passare prima da casa per rilassarmi, farmi una doccia e prepararmi. Ma le cose non erano andate così poiché problemi imprevisti avevano di molto protratto il mio impegno.
    
    Donato furente mi aveva telefonato: “Cecilia sei in ritardo; vieni subito!” “ Ma devo sistemarmi, sono in uno stato pietoso, mi sembra perfino di puzzare.” Sempre più concitato mi ordina perentoriamente: “Non c’è più tempo. Vorrà dire che ti gusteranno così come sei. Vola.”
    
    Non mi sentivo a mio agio ed ero in imbarazzo. Quelle vecchie sneaker che avevo ai piedi poi… che sbaglio averle indossate. Mi preoccupava doverle togliere.
    
    Ero attesa con impazienza. Fui condotta attraverso una scala a un salone seminterrato il cui arredamento era costituito da un tavolo colmo di bevande, sedie, un impianto Hi-Fi, due faretti per luci stroboscopiche. Al centro, due materassi da palestra ...
    ... blu, che si riflettevano su un grande specchio che occupava parte della parete.
    
    Donato, mi accolse sbrigativamente con un gelido sorriso, spazientito dal mio ritardo: “Bene, cara signora, è arrivata. Vero è, che le belle donne si fanno attendere, ma finalmente, eccoci qui. Come le ho detto, verrò incontro alle sue richieste di aiuto economico. In cambio lei ci delizierà della sua presenza stasera. Purtroppo ho un impegno e son costretto a lasciare questa bella compagnia e la festa che abbiamo preparato. I miei quattro amici nigeriani sono ansiosi di fare la sua conoscenza…intima. Prego, fate partire la musica, versatevi da bere. Potete fare il baccano che volete: la stanza è perfettamente insonorizzata e nessuno sentirà. Inoltre non temete di sporcare, poiché tutte le superfici sono lavabili. Scatenatevi pure. Buon divertimento, senza alcun limite. Ci vediamo più tardi.”
    
    Sparì chiudendosi alle spalle la porta.
    
    Ero sola con quei grossi individui neri. Per un attimo tutto sembrò cristallizzarsi e gli uomini immobili mi guardavano senza proferire parola, in un silenzio surreale. Sentivo le gambe che mi tremavano, la gola era secca, senza saliva, ma ero decisa. Come da copione, lasciai credere di essere presa dal panico e mi volsi, dirigendomi verso la porta. Una mano mi artigliò un braccio, bloccandomi e facendomi girare su me stessa. ”Dove credi di andare donna bianca?” Finsi spavento.
    
    Nel frattempo partì la musica ad alto volume. Gli uomini nel frastuono invadente ...