1. Metropolitana con sorpresa


    Data: 26/12/2017, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Autore: Baal, Fonte: RaccontiMilu

    ... persona e sapevamo che non avrebbe di sicuro dato a nessuno due la possibilità di legarsi nuovamente. Il carattere di mia moglie era forte e forse dopo anni avrebbe perdonato la sorella ribaltando l’intera responsabilità su di me, ma, si sa &egrave un fatto le cose si fanno, sempre, sempre in due, non esiste in questi casi un unico responsabile o diventa violenza.
    
    Per un uomo un tradimento sessuale non vuol dire amare, ma, &egrave un momento, difficilmente le donne comprendono quell’istante. Forse la sorella capiva e condivideva il pensiero.
    
    Ormai era passato quasi un anno, da quando eravamo rimasti bloccati in metro, eppure il destino ci mise nuovamente in una situazione simile.
    
    Eravamo in vacanza qualche giorno passato in una grande metropoli della Spagna. Eravamo a Barcellona e il fato ci fece restare soli.
    
    Mia moglie il giorno prima aveva mangiato del pesce e fatalità il suo stomaco la fece stare così male che decise di rimanere in camera dell’albergo. Dopo la mattinata spronò, me e sua sorella, ad uscire un po’.
    
    Entrambi facemmo resistenza, ma, alla fine, stufi di rimanere in quella stanza, in tre, decidemmo di fare un breve giro.
    
    Il suo ragazzo non poté venire, per problemi di lavoro e così con la piantina della città ci stavamo dirigendo verso il centro.
    
    Era un giorno in fra settimanale, prima di uscire lei si era cambiata:
    
    aveva un vestito leggero una giacca Jeans e si era messa dei collant neri.
    
    La metro si stava riempiendo sempre più. Tra ...
    ... un paio di fermate dovevamo scendere ma lei mi disse:
    
    ‘Rimaniamo su” dai ‘ ‘
    
    strizzo l’occhio e disse:
    
    ‘A noi piace piena”
    
    Solo l’idea che lei mi aveva messo in testa mi fece rizzare subito il fallo.
    
    Purtroppo non fui io ad essere il protagonista, ma, un terzo personaggio entrò in gioco.
    
    La mia spalla poggiava sopra la sua quando in orecchio ella mi disse:
    
    ‘Lascia fare quello di fronte a me mi stà palpando.’
    
    Senza farmi accorgere guardai e vidi che un uomo sulla cinquantina, ben vestito, teneva il giornale con la mano sinistra e lo utilizza come una barriera, mentre, guarda i caratteri sul giornale ripiegato, con la mano destra accenna una pressione sul suo fallo e cerca di muovere la mano verso la figa di mia cognata.
    
    Alla fermata successiva ci comprimiamo di più, ed io mi metto con il mio fallo appoggiato al suo sedere.
    
    Dopo un po’ sente la punta del cazzo, dello straniero, che si strofina sulla sua gonna, lei non dice nulla sento la sua mano che vaga in cerca della mia.
    
    La donna si senta compiaciuta e assicurata dalla presenza del famigliare. Poi volta il viso e a bassa voce dice nel mio orecchio:
    
    ‘HA il cazzo fuori.’
    
    Attendo che si giri e mentre il giornale fa’ da barriera al volto dell’uomo le dico.
    
    ‘Dobbiamo andare?’
    
    Risponde lei muovendo la testa e facendo il chiaro segno del no.
    
    I movimenti del suo aggressore si fanno meno nascosti tanto &egrave che lei &egrave costretta ad alzare lo zaino per non far vedere ad altri il ...
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