1. Metropolitana con sorpresa


    Data: 26/12/2017, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Autore: Baal, Fonte: RaccontiMilu

    ... visto che mi dava le spalle. Avevo la mia ventiquattro ore in mezzo alle gambe e un pezzo di essa era anche tra quelle di lei. Con la mano libera scivolai sulla sua coscia, sentii un sospiro di lei, ma non disse nulla.
    
    Poteva fermarmi o addirittura tirarmi uno schiaffo, ma, conoscendola mi sarei beccato uno ‘sguardo malvagio’ che ti rimette in riga ed invece solo il suo sospiro .
    
    Lei lentamente muove la testa senza voltarsi, ma, osservando solo ciò che ha di fronte: le spalle di un ragazzo e quelle di una donna magra e alta più di lei che quindi la nasconde dagli occhi di altri.
    
    Sentivo i disegni che vi erano sulle calze grigie e con il dito ne seguivo lentamente le forme cercando di alzare sempre più la mano. Lei muove leggermente il giubbotto mentre si guarda in giro e non dice sempre nulla. E’ chiaro ho la sua approvazione, anche se sappiamo entrambi che non dovremmo fare nulla.
    
    So’ che lei &egrave un tipo di donna dominatrice, il suo modo di fare con i suoi uomini &egrave sempre stato quello di decidere lei , cosa e come muoversi, a volte utilizzato tecniche simpatiche, ma, comunque &egrave una ragazza dominante. La conosco da parecchio tempo, tanto da vedere e incontrare i suoi ultimi tre partner e vedere il suo comportamento nei loro confronti; l’essere il cognato mi ha dato accesso ai suoi pensieri più personali, visto che la sua situazione, di certo non modificava il mio modo di vivere e a volte poteva esserle utile sfogarsi, se il caso ricevere un ...
    ... consiglio.
    
    Ultimamente stava con un uomo divorziato, con figlio, io lo consideravo un buon uomo, anche se forse un po’ stupido. Lei era una tipa brillante con la battuta pronta e lui no, mi domandavo quale cosa li tenesse insieme, forse &egrave per entrambi un ripiego .
    
    Mentre le mie dita si muovevano lente e si dirigevano sempre più verso le sue intime labbra la mia mente rifletteva su di lei: forse il fatto che io avessi, in qualche modo preso un iniziativa le piaceva, certo le bastava una parola o un sguardo per farmi fermare, ma, non accennava a far nulla. Poi lentamente mentre sento le sue chiappe stringersi intorno al mio cazzo diritto e teso ben impiantato in mezzo al suo sedere lei si volta e vedo il rosso delle sue guance mentre sotto voce dice:
    
    ‘Non ho le porto, tesoro.’
    
    Il tono era flebile quasi un filo di voce che solo io potevo aver sentito in quel vagone, infatti per capirla avevo letto il labiale . Mentre mi guardava la mano era ferma, poi sentite le parole riprese a scorrere verso l’obbiettivo e sentii lo spessore della peluria. Lei si volta nuovamente ed io persisto nel mio massaggio.
    
    Sento ogni tanto i suoi dolci movimenti, con quel sedere, non avverto altri rumori che ci sono per un attimo mi sembra di essere in una bolla o in una campana di vetro, tutto ciò che ci circonda mi sembra che non esista. Sento il suo fiato mentre le appoggio il mio mento sulla spalla e il mio orecchio e vicino alla sua guancia.
    
    Il gioco va avanti per un po’ e poi d’un ...
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