1. Metropolitana con sorpresa


    Data: 26/12/2017, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Autore: Baal, Fonte: RaccontiMilu

    ... tratto improvvisamente mi dice:
    
    – ‘alla prossima fermata scendiamo, per favore.’
    
    – ‘ Si , va bene!’
    
    Ci facciamo largo tra la folla e scendiamo, riprendiamo ossigeno e poi quando il treno parte lei mi guarda e dice:
    
    – ‘Dobbiamo andare a casa mia ‘ Mi devo cambiare.’
    
    – ‘Come?’
    
    – ‘ Emmm ecco ‘ sono ‘ venuta ”
    
    La guardo perplesso, poi lei si guarda in giro e spostandosi per non farsi notare apre il cappotto ed ora noto come un intensa macchia che colora i collant. Non immaginavo, che a differenza di sua sorella, lei ‘squirtasse’ così tanto. Sembrava quasi che si fosse fatta la pipi addosso.
    
    Ripresi il comando e dissi:
    
    – ‘OK! Prendiamo un Taxi , però da casa li chiami e avvisi tu ‘ che ‘ non lo so’ ”
    
    – ‘sii sii , non &egrave un problema , grazie.’
    
    Arrivato il taxi e dopo aver dato la destinazione lei rimase con le gambe incrociate e guardò fuori dal finestrino come se viaggiasse da sola. Mi sembrò al quanto imbarazzante e sinceramente non capivo se era arrabbiata con me, ne aveva tutte le ragioni del mondo.
    
    Pagai il tassista e mentre lei frugava nella borsa alla ricerca delle chiavi si diresse al portone aprii e mi tenne aperta la porta. Poi salimmo in ascensore e una volta in casa lei mi guardo’ e disse:
    
    -‘Rimane tra noi, promettilo.’
    
    – ‘Direi!’
    
    – ‘Vado a lavarmi e cambiarmi, anzi prima chiamo per avvisare.’
    
    Prese il cordless mi diede il telecomando del televisore e sparì verso la sua camera da letto, chiuse la porta mentre io ...
    ... finii di levarmi il cappotto e mi misi seduto sul divano.
    
    Iniziai a fare ‘zaping’ poi lei con indosso solo i collant apparve da me e mi chiese:
    
    – ‘maa devi andare in bagno anche tu?’
    
    Io non riuscivo a non guardarle il pelo della figa e la macchia che colorava i collant.
    
    – ‘ummm no ‘ non mi scappa , grazie’
    
    – ‘No ecco pensavo che ‘ insomma anche tu ”
    
    – ‘aaaa nooo mi sono eccitato ma niente di che ‘ ho una buona resistenza normalmente ‘ poi non &egrave che isomma ‘ ecco ”
    
    – ‘Si bh&egrave chiaro ‘ allora vado ‘ li ho chiamati ‘ prendiamo la macchina ‘ però guidi tu’ lo sai che &egrave da un bel po’ che non ‘la uso e ‘
    
    – ‘Si , tranquilla non c’&egrave problema solo che ci sarà traffico siamo ancora in orario di punta ‘
    
    – ‘Va bh&egrave!’ e cosi dicendo si girò e sculetto verso il bagno.
    
    La camminata forse era accentua mi sembrava che puntasse a farmi vedere più che mail il suo culo. Non si voltò per vedere se aveva sortito l’effetto desiderato, probabilmente ne era certa.
    
    Dopo una doccia e un salto in camera lei apparse da me. Portava una camicetta bianca lunga le sue gambe erano nude lisce e spuntavano delle mutandine rosa. Ovviamente il mio sguardo puntava sempre verso la figa.
    
    ‘Ma te la sei rasata?’
    
    ‘Si, perché? Maaa hai la vista di superman?’
    
    ‘Io preferisco un po’ di pelo, a cosa questa scelta?’
    
    ‘Diciamo che mi sono punita.’
    
    ‘Scusa’ ?’
    
    ‘Per ricordarmi ‘ sai quando crescono un po’ ‘ da’ prurito ‘
    
    ‘Aaa va bh&egrave. Gente ...
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