1. coronare un sogno…o e’ un incubo?


    Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: vladimiro, Fonte: RaccontiMilu

    ... si inchina e mi afferra il culo. Sento la sua mano possente sulle mie chiappe, stringe forte. Io non sono venuto e sono eccitatissimo, ovviamente. Sento che mi cerca il buco, cerca di infilare un dito dentro.
    
    ‘No, no. I don’t do that’. Quello non lo faccio, protesto io.
    
    MI guarda un po’ stupito, poi ridacchia e mi dice che tornerà stanotte alle 11. Di aspettarlo, nudo e di avere i preservativi perché lo dovrò spompinare per bene e non lo vuole tirare fuori per venire.
    
    Se ne va.
    
    La sera sono come sospeso. Parlo, rido, mangio, bevo…porto avanti la vita sociale come in trance. Continuo a pensare a quello che e’ successo il pomeriggio. Rebecca, l’inglesina, fa di tutto per attirare la mia intenzione. Per un secondo penso anche di portarla in albergo, e vedere che succede. Magari il greco se la scopa, magari se lo fa succhiare da me. Sarei sputtanato in tutta la comunità finanziaria internazionale.
    
    La cena finisce, sono le 11. Arrivo in hotel alle 11:20…ho insieme la speranza e il terrore che lui abbia già bussato. Dalla sua stanza non filtra luce. Entro, mi spoglio. Metto i preservativi sul mobile davanti al letto. Ho il cazzo durissimo. Aspetto. Le 11 e mezza. Le 11 e 45, mezzanotte. Non resisto più, mi faccio una sega e sborro sulla moquette. Sbircio dal balcone, ad ogni rumore spio dallo spioncino della porta. Il bastardo non viene più, meglio così. Una volta un pompino si può fare, due no. Poi magari avrebbe chiesto di più, avrebbe cercato di scoparmi. Io avrei ...
    ... rifiutato (quello proprio no!) e si sarebbe incazzato, ci sarebbe rimasto male. Meglio così.
    
    Ho sonno. E’ stata comunque una giornata fantastica, mi addormento ripensando al pompino del pomeriggio, a tutte le meravigliose sensazioni che mi ha dato.
    
    Un rumore mi sveglia. Bussano, l’orologio sul televisore segna le 2 di notte. Non mi rendo conto neanche di quello che faccio, sto ancora dormendo…vado ad aprire pensando che sia successo qualcosa, apro uno spiraglio per guardare e…non faccio in tempo a rendermi conto qualcuno spinge la porta. Cado a terra, entrano in due. E’ buio. Parlano greco. Cerco di allontanarmi, a quattro zampe, ma uno dei due mi piazza un piede sulla schiena e mi schiaccia a terra. Gli dico di prendersi i soldi…sento ridere. ‘we want only to have fun, we don’t want your money’. Riconosco la voce. E’ lui.
    
    ‘I don’t want to suck you both. I want to choose who I give head to’. Non voglio spompinarvi a tutti e due, dico. Altra risata. E’ chiaro che non vogliono solo la bocca.
    
    Giorgos, cosi si chiama il padrone del mio primo cazzo, accende la luce. E’ lui a fare le presentazioni. Mi presenta anche l’altro. Solo adesso vedo Nikos, il padrone di quello che, con ogni certezza, sara’ il secondo cazzo della mia vita. E’ più giovane. Muscoloso. Barbetta incolta sul viso e capelli più lunghi. Stessa faccia poco raccomandabile, sguardo cattivo e atteggiamento di chi ha l’aria di non essere abituato a chiedere per favore.
    
    Hanno una borsa con loro, Nikos la ...
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