1. Strip poker


    Data: 12/06/2020, Categorie: Autoerotismo Incesti Lesbo Autore: Shainas, Fonte: RaccontiMilu

    ... incitazioni e le sciocchezze. Solo Andrea si accorse di quel che era successo tra me e lei, perché lui sapeva.
    
    La sera scopammo come dei disperati. Il mio cervello era in confusione, e lo cavalcai come una matta per liberarmi dell’inquietudine. Provò a parlare di mia sorella e gli diedi uno schiaffo. Non si ribellò, poco dopo sentii il suo seme dentro di me. Lo cacciai poco dopo.
    
    Claudia era in camera sua, al piano di sotto della casa. Dovevo vederla, anche se ero terrorizzata. Tirai fuori dall’armadio la bottiglia di vino e ne trangugiai un bicchiere per darmi coraggio. Poi scesi le scale. ‘Claudia…’, la chiamai. Ma non c’era. Non c’erano altre persone in casa, mio padre faceva i turni di notte, mia madre non la vedevamo da ormai molti anni. Scesi in strada, sapevo dove trovarla. Non distante della nostra casa c’era un parco. L’altalena cigolava.
    
    ‘Claudia…’
    
    ‘Ti prego’
    
    ‘Claudia, cosa succede’
    
    Non disse niente, non mi parlò per tre giorni.
    
    Mi faceva trovare il pranzo e la cena, e spariva. Una notte, mi svegliò. ‘Non &egrave giusto’, disse solo. ‘Lo so’, dissi, e la baciai. Dormimmo insieme. Da allora dormimmo insieme molte volte. Una sera mi chiese di prendermi cura di lei, e capii cosa intendeva. L’amavo, e in parte anche lei. Sicuramente non provava lo stesso tipo di amore, ma riconosceva il mio, e lo accolse. Con Andrea mi ero lasciata la settimana dopo lo strip poker. ‘Quale &egrave stata l’esperienza più pazza in cui ti sei messa?’
    
    La guardai ...
    ... stupefatta. Perfino nuda, perfino con quella calma apparente sembrava innocua. Lei non faceva mai domande, ma quando le faceva erano molto dirette… e sembrava quasi intuire i momenti in cui deponevo le mie infinite maschere.
    
    In realtà, una persona col mio vissuto raramente abbandona tutte le proprie maschere e le relative corazze. Per esperienza, mi sono sentita veramente ‘nuda’ solo quando ho visto la morte in faccia.
    
    Scelsi una delle cose più temerarie che avevo fatto, versai del Chianti nel suo calice, bevvi un sorso dal mio, e cominciai.
    
    ‘Fu diversi anni fa. Frequentavo quella compagnia di stronze, te le ricordi?’
    
    ‘Era ovvio che c’erano loro di mezzo…’
    
    ‘Sì, ma fino a un certo punto. Loro erano un pretesto, ho sempre saputo che erano delle puttanelle in cerca di sballo. Quello poi era il meno. Amavano umiliare le persone deboli, o vendicarsi di quelle persone che avevano osato metterle in difficoltà.’
    
    ‘Continua’
    
    ‘Non penso di averti parlato di quella supplente che fu cacciata… beh, c’era dietro qualcosa di pesante, ma non trapelò quasi niente perché c’erano di mezzo altre persone. Il solito, i ricatti reciproci tra persone spregevoli’
    
    ‘Io non lo so, sei tu che frequenti quegli ambienti’, disse con una punta di freddezza.
    
    ‘Se tu fossi un po’ meno ingenua, Claudia mia, vedresti che &egrave così dappertutto. Per fartela breve comunque, dopo che fu cacciata, andò a vivere in un appartamentino in periferia. Era sposata con un pezzo grosso. Per quanto mi ...