1. Cambiare


    Data: 25/12/2017, Categorie: Etero Autore: Ellie, Fonte: EroticiRacconti

    ... eravamo quasi arrivati e non aveva voglia di dare spettacolo davanti al taxista, per quanto fosse difficile resistere alla mia sensualità.
    
    Poco dopo, giungemmo al suo appartamento. Ci accomodammo e mi invitò a guardarmi attorno intanto che lui appendeva i cappotti. Sapeva che ero una donna curiosa e, di certo, poteva immaginare quanta voglia avessi di visitare la casa nella quale viveva. Accomodandomi in salotto notai che era elegante ma sobria. Mi fermai a leggere i titoli dei testi che aveva negli scaffali a parete, notando che ce n’erano parecchi, molti dei quali davvero interessanti. Alcuni li avevo anche già letti.
    
    Notai anche che sembrava avesse pianificato l’incontro nei minimi dettagli. Infatti, nel tavolino davanti al divano si trovavano i liquori che preferivo, oltre agli snack che ordinavo solitamente.
    
    Quando mi raggiunse, ci accomodammo sul divano, sedendoci molto vicini in modo che le sue gambe fasciate dai jeans sfiorassero le mie velate da impalpabili calze nere. Mi propose di bere qualcosa. Gli chiesi un bicchiere della mia bevanda preferita, una vodka lemon. La assaggiai, era proprio come piaceva a me, alcolica ma non esageratamente. Mi accorsi di una goccia che scendeva lungo il bordo del bicchiere e lentamente la leccai, notando che i suoi occhi rimanevano fissi sulla mia lingua. Ci guardammo per quello che parve un secolo, invece furono solo pochi secondi. Quello che vidi nei suoi occhi, probabilmente accendeva anche i miei. La passione era ...
    ... palpabile. Le nostre labbra si avvicinarono toccandosi appena. Un lieve sfioramento che poi si rese più deciso, aumentando la tensione erotica tra noi. Sentii una delle sue mani posarsi sulle mie calze, accarezzarmi dolcemente e insistentemente una coscia. Percepivo il calore del suo tocco, lo sentivo irradiarsi lungo tutto il corpo, mentre con l’altra mano teneva ferma la testa in modo da potersi
    
    abbeverare dalle mie labbra.
    
    Lo desideravo moltissimo, lo volevo assaporare completamente, volevo che lui fosse mio anche solo per un momento. Iniziai a spogliarlo, avevo bisogno di sentire il contatto della sua pelle contro la mia, gustare il suo desiderio nei miei confronti. Freneticamente, gli sfilai la camicia dai pantaloni e iniziai a toccargli gli addominali scolpiti con la punta delle dita. Cercando di slacciare velocemente la camicia feci saltare qualche bottone, ma non me ne curai. Il desiderio che provavo in quel momento era troppo. Gli leccai i capezzoli, che s’inturgidirono. A quel contatto, emise un basso gemito. Anche lui preso dalla mia stessa furia, prese l’orlo del vestito che indossavo e me lo sfilò dalla testa, facendomi così rimanere vestita solo col mio completo intimo preferito, le calze e le scarpe. Armeggiai un po’ con la cintura. Ero talmente eccitata e bramosa che mi tremavano le mani, non riuscivo a compiere i movimenti necessari per slacciarla, tanto che dovette aiutarmi lui a farlo. Quando gli tolsi i pantaloni abbassai anche i boxer, volevo il suo ...