1. Il mare grigio


    Data: 24/12/2017, Categorie: Incesti Autore: QueenLatina, Fonte: RaccontiMilu

    ... parlerò con qualcuno.
    
    Ma &egrave molto meglio di così: quando apro invece trovo lui, con la sua espressione disincantata, i jeans attillati, la giacca di pelle. Sta per dire qualcosa, ma non gliene lascio il tempo. Sono addosso a lui, le mie braccia al suo collo, le mie labbra sulle sue, la mia lingua nella sua bocca. Ci mette un attimo a reagire, mi solleva di peso e mi porta di nuovo dentro casa, mentre con un calcio si chiude la porta alle spalle.
    
    Mi butta su una poltroncina spellacchiata.
    
    Vorrei scusarmi con lui per il mio aspetto trasandato, per il mio orrendo pigiama, ma in pochi secondi me l’ha tolto, via la giacca, via i pantaloni e gli slip con un solo gesto. Resto coi miei osceni calzini di Masha e Orso. Mi rendo conto che pochi attimi prima, quando ero vestita morivo di freddo, ora sono nuda e sto sudando mentre lo aspetto, mentre aspetto che finisca di sbottonarsi i pantaloni per tirarlo finalmente fuori. 5 giorni di porno me lo hanno fatto desiderare come non mai.
    
    Si &egrave tolto i jeans, si toglie gli slip ed eccolo li, finalmente. Allungo la mano, ma lui si &egrave già inginocchiato tra le mie gambe e con la sua lingua impertinente mi fa perdere ogni lucidità. Gli sto urlando qualcosa ma non sono sicura di cosa, cosa gli sto dicendo? Scopami, mettilo dentro, prendimi. Ma lui no, insiste a giocare col mio sesso tra le sue labbra, tra i suoi denti, sotto la sua lingua. Lingua che gioca, che batte, che gira, che avvolge, che penetra. Mi fa incazzare ...
    ... questa attesa, lo prendo per i capelli. Forse non hai capito cosa voglio e che lo voglio ora. Provo ad allontanare la sua testa dal mio ventre, ma le sue mani strappano via le mie mentre la sua tortura prosegue, allora ci riprovo. Lui si toglie di nuovo le mie mani di dosso, poi si stacca giusto il tempo per darmi uno schiaffo in faccia. Forte, deciso, violento. Mi toglie il fiato. Mi ferma il cuore. Mi ha colpito, mi ha schiaffeggiata. Cazzo, comanda lui, sono sua. Allora si, facciamo come vuoi tu, sei tu il padrone, ti prego, ti prego, ancora schiaffi.
    
    Ma non si fa mai quello che vorrei. Così si alza con le ginocchia piegate, se lo stringe forte alla base e si fa largo dentro di me. Probabilmente sto dicendo qualche oscenità, mi tappa la bocca e comincia la sua danza.
    
    Ogni movimento mi sembra lunghissimo, come se entrasse ed uscisse un metro di carne, mi sento il sangue che accompagna quel movimento, mi sale alla testa, poi mi scende ai fianchi e via di nuovo così. Non so per quanto va avanti, il tempo scorre con metriche nuove, oscure. Mi gira di schiena, mi solleva i fianchi tanto che i miei piedi si staccano da terra e mi tiene così mentre continua il suo dondolare avanti e indietro. Rallenta, poi accelera, poi si ferma, poi di nuovo riparte. Poi sono di nuovo schiena sul divano con le gambe schiacciate tra il mio busto ed il suo, prigioniere tra le sue braccia. Le sue mani non trovano pace, mi frugano in bocca, poi giù mi stringono i seni e poi di nuovo il pollice ...