1. 194 – Sabrina ed il fratello bastardo – Seconda sottomissione


    Data: 24/12/2017, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... mise dietro di me, mi infilo entrambe le mani nella scollatura, e mi tirò fuori le tette’.
    
    ‘Vi piacciono??? Quanto tempo è che non toccate una femmina??? Se la volete è vostra, vi succhierà il cazzo, le potrete riempire la bocca di sperma oppure pisciarle in faccia o in bocca. La maiala è a vostra disposizione”
    
    Il bastardo mi teneva per i capelli ed in pratica non mi lasciava nemmeno parlare. Sentivo solo il dolore forte e le sue parole che naturalmente io non condividevo.
    
    Uno dei trogloditi mi si avvicinò, allungò la sua fetida mano e mi strinse forte un seno. La tremenda puzza di piscio mi arrivò alle narici e mi procurò un conato di vomito. Lo repressi e tentai di divincolarmi”
    
    ‘Sorellina stai ferma, non fare la troia di più di quanto già sei!!!!’
    
    ‘Lasciami andare, con questi io non ci faccio proprio niente!!!’
    
    Ordinò ad uno dei due di tenermi ferma e si allontanò. Lo vidi tornare con delle manette e della corda. Mi fece alzare in piedi, mi bloccò i polsi dietro la schiena e mi spinse facendomi sedere su una sedia. Mi divaricò le gambe bloccandomi le caviglie alle gambe posteriori della sedia. Rimasi con le cosce spalancate e le mani bloccate dietro. Andò in bagno e tornò con una spazzola per i capelli con le punte metalliche.
    
    Mi passò senza alcun riguardo la spazzola sui capezzoli, urlai per il dolore, lui con fare strafottente mi disse’
    
    ‘Cos’è non ti piace più farti accarezzare i capezzoli, guarda come ti sono diventati belli duri!!! Che troia ...
    ... che sei!!!’
    
    Mi lamentai ancora e lui parlando con i due lerci mendicanti disse’..
    
    ‘Spogliatevi, è vostra, è brava a succhiare il cazzo, vedrete com’è brava!!!!’
    
    Cesare si allontanò un attimo e tornò con un lungo coltello da cucina, me lo infilò nella scollatura e mi squarciò la maglietta scoprendomi completamente l’addome e naturalmente le tette. Infilò la lama sotto il bordo della gonna e ne lacerò il tessuto. Rimasi con indosso solo le mutandine”
    
    ‘Come vi sembra la puttana??? Bella vero???’
    
    Un grugnito fu la risposta di uno dei due’
    
    La fredda lama si insinuò sotto l’esile elastico del mio perizoma e facilmente ne stracciò il tessuto’..
    
    ‘Vi piace così bella pelosa??? A me sembra un po’ troppo disordinata, non vi pare???’
    
    Prese la spazzola con gli aculei di ferro e me la strusciò appositamente con forza sul pube, mi fece male e percepii dolorosamente le striature sulla pelle’.
    
    ‘Aaaaggghhhhhh””
    
    ‘Ti sto facendo bella e ti lamenti??? Che ingrata che sei!!! Diamo una bella pettinata anche alla fighetta???? Ma si dai, così i nostri amici ti apprezzeranno di più!!!’
    
    Spinse la spazzola fra le cosce e mi ‘pettinò’ la figa. Prima lo fece piano, poi sempre più velocemente ed energicamente. Credetti di impazzire quando gli spilli di acciaio penetrarono dentro la pelle delle labbra vaginali.
    
    ‘Aaaahhhhiiiaaaaa, fermatiiiii, fermatiii, ti pregoooo, ti pregoooooo!!!!!’
    
    ‘Guardali sono nudi per te, ciucciagli il cazzo, ciucciaglielooooo!!!!!’
    
    Mi veniva ...