1. Il Diavolo al Liceo


    Data: 30/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Il-Peccato-Originale, Fonte: RaccontiMilu

    ... da solo nello spogliatoio. Si alzò dalla panca e si diresse verso il campo ma fu fermato da una voce che gridava aiuto.
    
    Si voltò e andò incontro al lamento: era Angelica, chiusa nello stanzino femminile dalle compagne tramite una scopa adagiata dall’esterno contro la maniglia.
    
    Il ragazzo, avendola riconosciuta, entrò nel locale avendo cura di ri-serrare la porta dall’interno con lo stesso metodo.
    
    “Ciao Angelica” disse Flavio.
    
    “Ciao” rispose lei, con tono spaventato. “Perché hai chiuso la porta?”
    
    Il ragazzo le mise una mano sulla bocca e la invitò al silenzio, dopodiché la porto’ dove c’erano i sanitari.
    
    “Che hai intenzione di fare, essere inutile? ” aggiunse ella mentre si dimenava.
    
    Il maschio le strappò i vestiti di dosso e la mise in ginocchio sul pavimento, poi tirò fuori ciò che differenzia l’uomo dalla donna.
    
    Angelica rimase colpita dalle dimensioni dell’attrezzo di Flavio e restò ammutolita a contemplarlo.
    
    “Lo sapevo che, di fondo, sei solamente una vacca! allora comportati da tale!” disse Flavio spingendole la testa verso l’inizio del pennacchio.
    
    Le calde labbra carminie circondavano il pennone del giovane e un risucchio morbido e soave avvolgeva i suoi sensi.
    
    Angelica, come in estasi, creava, con una passione sfrenata, il vuoto attorno all’asta; nel contempo il ragazzo mischiava ai versi di piacere, insulti e spasmi muscolari inconsapevoli.
    
    All’improvviso, Flavio, la fece alzare, la piegò ad angolo retto e la penetrò in quel punto ...
    ... che era diventato una stufa, iniziando un movimento ritmato avanti-indietro che aumentava costantemente nel tempo.
    
    Lei gradiva quel trattamento. Oh se lo gradiva!
    
    le sue gote si facevano rosse, i promontori si erigevano come soldati sull’attenti e la sua gabbia soave si stava trasformando in una dolce, umida, calda e confortevole prigione per il “piccolo” Flavietto.
    
    Diversi mugolii scappavano al controllo della ragazza, fremiti di piacere incontrollato.
    
    “continua così, ti prego!” urlò ella al suo boia, sopraffatta dalla di lui crudezza e brutalità.
    
    Nell’udire quelle parole, il carnefice le diede un sonoro schiaffo sulla guancia destra e uno sulle natiche.
    
    Dopo un bel po’ di “dolce su e giù” Flavio estrasse il suo martello pneumatico grondante di odorosi umori femminili e lo appoggiò sull’ingresso ausiliario.
    
    Angelica, spaventata a morte, gli disse, con un filo di voce, ” no no no no, ti prego, no! sono ancora vergine lì e il tuo arnese mi sfonderà… non farlo”
    
    Il boia, stimolato tremendamente da questa supplica, replicando l’entrata in una fortezza medievale in stato d’assedio diede, con tutta la forza che aveva nel corpo, un colpo secco all’orifizio mai violato della bella donna, provocandole un grido di dolore lancinante.
    
    “AHIAAAAAAAAAAAAAAAA! sei un bastardo!” imprecava la ragazza con il viso rigato dalle lacrime che sgorgavano copiose dagli occhi verde smeraldo: era stata sfondata.
    
    Flavio, eccitato all’inverosimile, non trovava più resistenza e ...