1. Le porche vicende dei coinquilini francesi. Cap. II


    Data: 22/12/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Flame, Fonte: EroticiRacconti

    Sabato mattina…
    
    La penombra, rendeva il disastro meno visibile: vestiti, residui di cibo, bottiglie e bicchieri vuoti sparsi ovunque.
    
    -qu'est-ce que tu fais?
    
    -Tu ne vois pas !
    
    -arrêt !-
    
    -parce que c'est amusant !-
    
    -se réveille !-
    
    -Buongiorno porcellino !- il viso di Bèa fu la prima cosa che Emanuele vide.
    
    -Hai dormito bene ?- chiese premurosa. Gli leccó la faccia, gli occhi azzurri del giovane si aprirono stupefatti: l'aveva disgustato ce l’aveva stampato in faccia, la scansó e questo a Bèatrice non piacque, finendo per lanciarci un'occhiataccia prima di uscire dalla stanza; il ragazzo si alzó dal letto e si rivestì andando in cucina. Trovò entrambi i fratelli a bisbigliare in modo fitto e, quando si accorsero di lui, smisero immadiatamente.
    
    -Scendi tu a prendere i croissant?- Bernard aveva rotto il silenzio.
    
    -Io lo voglio alla crema !- gli fece eco la sorella con un sorriso e sguardo conturbante.
    
    Come dir di no ?
    
    -Alla crema ?- ribattè il fratello ironico, spostandosi il ciuffo di capelli ribelli finito sul viso.
    
    -Si il nostro petite cherie è un verio demonio!- ridacchió maliziosa. Ora starete pensando al viso compiaciuto di Emanuele, al ghigno di soddisfazione che poteva mostrare come un vanto, vanto di ricordarsi la notte di passione con Bèa e Matilda. Mora e bionda insieme.
    
    Ma la faccia di Emanuele non aveva nulla di ció: la faccia di Emanuele era tutta una sorpresa.
    
    -Ah per questo ho visto Matilda andarsene con un ...
    ... sorrisone! bhe amico cos'è questa faccia?! Te le sei scopate: Bionda e mora, cosa c'è di meglio nel sentire il profumo di due fighe diverse!?- l'accento francese di Bernard, quei gesti raffinati tipico dei parigini, quella sigaretta pendente dalle labbra accesa, enfatizzavano il discorso.
    
    ''Scopate entrambe, mora e bionda'' il criceto nella testolina di Emanuele correva veloce nella sua rotella. '’Mora e bionda. Bionda e mora'' echeggiava sghignazzante.
    
    -Dai dai vai… dobbiamo festeggiare: Champagne e succo d'arancia!-
    
    Venti minuti dopo…
    
    Tonfo della porta d'ingresso. Passi pesanti e trascinanti.
    
    Emanuele comparve nella cucina. Entrambi i fratelli lo attendevano seduti, i loro volti erano intrisi dalle lacrime, avevano la tipica espressione di chi aveva riso troppo e si fosse sentito male.
    
    -Siete due stronzi!-
    
    Risero.
    
    Emanuele sembrava una delle prime locomotive create, se fosse stato ritratto da un grafico gli abrebbe disegnato fumo che usciva dalle orecchie, occhi sgranati e spiritati. Ma Emanuele, anche se era arrabbiato, aveva solo le guance rosse e gli occhi lucidi. Gettò sul tavolo la spesa, compresa la bottiglia di prosecco scadente che fece un tonfo e quasi si ruppe.
    
    I due risero di più.
    
    -Cherie sei nel gioco.- Il silenzio era quasi surreale.
    
    -Non ti sei accorto che fin ora sei stato solo in fase di sperimentazione? da quando hai messo piede nella casa io e Bernard ci stavamo conforntando; ed ora possiamo dire che hai superato una delle ...
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