1. 207 . Il diario di Marzia – La violenza a scuola e fra le mura domestiche


    Data: 11/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... pensavo alla figura di ragazza disordinata che stavo facendo. Vedevo che le altre mie compagne si dividevano tra quelle che ridevano indicandomi e quelle che si coprivano il viso per l’imbarazzo (come se si trovassero loro nella mia situazione). I maschi invece mi fissavano le tette e in mezzo alle gambe. Li vedevo eccitarsi ed ho pregato che nessuno mi violentasse. La preghiera non fu accolta, perché qualcuno estrasse il pene dai jeans e me lo strofinò sul ventre. Mani, mani e mani ovunque, esse mi dilatavano il buco del culo, mi titillavano i capezzoli, mi si infilavano nella figa, che vergognosamente si era pure bagnata. Vedevo i loro volti, la faccia di Ernesto I., il secchione della mia classe, che ansimava e sbavava mentre cercava di inserire il suo indice dentro di me più in profondità possibile. Vedevo Marco M., con i suoi capelli unti di gel, mentre mi diceva
    
    ‘Cazzo che figa che sei, dopo ‘sta faccenda ci mettiamo assieme?’
    
    Vedevo Andrea C., che ho sempre schernito chiamandolo ‘il lardoso’, mentre mi leccava i capezzoli ed ogni tanto senza un motivo, gratuitamente, mi sganciava un ceffone. La cosa andò per le lunghe. Fui fatta sdraiare su un banco con il bacino appena fuori e fu lì che i maschi infoiati si alternarono, me lo ficcavano dentro e poi chi velocemente chi molto più a lungo mi venivano nella figa o anche sul ventre o ancora, i più perversi, mi venivano ad eiaculare sul viso. Quando tutti ebbero fatto i loro porci comodi, le femmine mi fecero voltare ...
    ... a pancia in giù, con i piedi appoggiati a terra e le tette schiacciate contro il banco di legno, poi fui sodomizzata, la giostra ritornò in movimento, uno dopo l’altro, Filippo compreso, mi penetrarono l’ano. Mi sverginarono l’ingresso posteriore. Lo fecero ridendo ed organizzandosi ‘ Una voce che riconobbi essere quella di Mattia L. disse ‘
    
    ‘Io per ultimo se no la poverina sviene dal male!!!’
    
    Risero tutti, lo sapevano anche le pietre che Mattia era superdotato. Il dolore al culetto era tanto, per di più i bastardi avevano preso a sculacciarmi mentre mi sodomizzavano. Venne purtroppo il turno di Mattia, fu dolore fortissimo, sentii lo sfintere lacerarsi, respiravo affannosamente e poi, gli occhi mi si annebbiarono e svenni. Mi svegliai a casa mia, nel mio letto, un dolore lancinante al basso ventre e al buchetto posteriore.
    
    Ormai, a parte i postumi dolorosi,era tutto passato. Non sapevo come fosse andata ma di sicuro qualcuno mi aveva salvata, forse il bidello o chissà. Oppure la scuola avrà chiamato i miei genitori e loro mi avevano portata a casa pensando di denunciare il fatto alle autorità competenti. Infatti quello che pensai al mio risveglio mi fu confermato da mia madre. Ecco che oggi mi ritrovo dalla psicologa ‘
    
    Anche la notte passata ho avuto un incubo, o meglio, il ricordo della vicenda, che è stata un incubo. Ricordarla è dolorosissimo e non credo assolutamente alla cazzata della psicologa
    
    ‘Per esorcizzare la vergogna scrivi un diario’
    
    Nei giorni ...