1. Avvolta nel buio


    Data: 06/04/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... dell’eccitazione e mi scopai violentamente quell’asta. Intanto sentivo della mani indistinte toccarmi il culo, visto i calli, era sicuramente limone.
    
    Mi schiaffeggiò, e poi quacosa mi penetrò il mio ano, visto la forma era sicuramente il suo cazzo. Cosi mi ritrovai avvolta in una doppia, mentre fissavo il vuoto.
    
    Mi bastarono pochi colpi per farmi raggiungere l’orgasmo, ma ovviamente dovevo continuare e la cosa non mi dispiaceva.
    
    Forse fu solo una sensazione, forse fu solo una mia impressione legata al buio, ma sentii chiaramente le due cappelle toccarsi dentro di me.
    
    Intorno a me sentivo chiaramente dei passi felpati, era sicuramente lei. Le sue mani delicate trovarono il mio viso e mi baciò. Di sicuro in quel momento il mio viso era rosso fuoco.
    
    Qualcosa di morbido e peloso, mi si appoggiò al viso e, sapendo di cosa si trattasse, leccai. Introdussi dentro di lei la mia lingua, assaggiando quel nettera celestiale.
    
    Il pene che mi stava scopando il sedere, svani e al suo posto, sentii un liguido caldo invadermi la schiena. Sentii dei passi pensanti, una porta aprirsi alle mie spalle, una luce tenue avvolgerci. Grazie a quella penombra vidi le forme di lei. Rimanemmo in tre.
    
    Dopo un altro minuto, ...
    ... percepiii chiaramente, la sacca anticocezionale riempiesi, e fui appoggiata violentemente a terra. Alche lui aveva concluso e svanì dalla stessa porta dalla quale era uscito limone.
    
    Allungando la mano sinistra trovai le gambe di lei, le sfruttai per rimettermi in piedi. La baciai, l’abbracciai e trasgredii una regola.
    
    “Mamma mia quanto è stato bello e intenso”
    
    Rimasi attaccata a lei fino a quando la porta da cui ero entrata non si spalancò e una luce invase la stanza e la vidi per la prima volta. Una sensuale e bellissima signora bionda, sui 40 anni.
    
    Ci baciammo ancora.
    
    Poi fummo invitate, dalla due signore di prima, ad uscire e rivestirci. Nello spogliatoio, fissai quella signora, quel corpo caldo. Presi coraggio.
    
    “Non le va di venire a casa mia?”
    
    Lei mi guardò entusiasta e leccandosi le labbra.
    
    “Perché no, principessa”
    
    Cosi passai l’intera notte con quella donna bellissima.
    
    Avrei voluto possedere un italiano migliore, avrei potuto descrivere la situazione con più enfasi, per farvi capire la bellezza di quella serata, ma l’unica cosa che posso fare è di invitarmi a passare una serata come la mia, in una stanza buia, magari con degli sconosciuti.
    
    Io vi consiglierei uno scambio di coppia. 
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