1. La sveltina n. 12 – insaziabile – racconto breve


    Data: 01/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Luciano era uscito da scuola e, salutati i compagni e accesa una sigaretta, se ne andò di buon passo verso casa.
    
    Ripensò all’ultima ora di ginnastica e di come, per poco, il bidello non li avessero scoperti. Tutto per colpa di quell’imbecille di Alessandro che volle portarlo a tutti i costi nella sala termica per scoparlo e che per farlo gli rovesciò addosso mille parole: “qui non ci viene mai nessuno... Ho tanta voglia... Guarda che è già duro... Ti prego fammelo fare... Lo sai che dopo piace anche a te...” e, alla fine, visto che tutti e due erano già in maglietta e pantaloncini lo seguì.
    
    Andò tutto bene nonostante l’esagerata fretta che ebbe Alessandro di arrivare al traguardo, ma questo lo sapeva già Luciano e lo aveva messo in preventivo. In ogni caso aveva sempre quel qualcosa che riusciva a dargli un gran piacere e a farlo sognare, pur se durava poco e se con lui non riusciva quasi mai a godere pienamente. L’unica nota stonata ci fu alla fine, quando un bidello, vedendoli uscire dalla centrale, li sgridò come se fossero ragazzini. A quel punto pensò che forse doveva liberarsene per evitare nuove brutte figure perché quella non era che l’ultima.
    
    Continuando a camminare con questi pensieri nella testa sentì: “ciao Lucino.”
    
    Si girò, sorpreso di vedere Andrea. Non aveva proprio voglia di incontrarlo anche perché ormai era molto indeciso sul cosa fare con lui in quanto gli stavano venendo dei dubbi e non era più sicuro di essere ancora perdutamente innamorato. ...
    ... Di certo a letto era una furia della natura e e lo faceva godere tantissimo ma cominciava a sentirlo distante. Oltre a questo, nel pomeriggio avrebbe dovuto andare in piscina per il solito allenamento.
    
    “Che ci fai qui?”
    
    “Un salutino.
    
    E poi… ho tanta voglia...”
    
    “Dai! Ci siamo visti ieri sera” aggiunse con fare quasi scocciato.
    
    “Ehi Lucino, sei seccato di vedermi?”
    
    “No, ma… Lo sai che oggi ho nuoto alle quattro...”
    
    “E allora? Adesso è l’una e poi lo sai che anch’io devo tornare in officina alle due e mezza.”
    
    “Si, scusa… E’ che oggi a scuola non è andata tanto bene. Sono incazzato di mio.”
    
    “Conosco un bel modo per fartela passare.”
    
    “Sempre quello?”
    
    “Si. Andiamo da te?”
    
    “Non posso, oggi mia madre finiva all’una e tra mezz’ora sarà a casa.”
    
    “La casa matta?”
    
    “Mh, lo sai che non mi piace così.”
    
    “Dai Lucino, facciamo una cosa veloce. Ho tanta voglia. Senti è già pronto.” e dopo avergli preso la mano l’appoggio sul pacco.
    
    “Stupido!” esclamò guardandosi intorno. Lo sai che non mi piace quando fai così. Potrebbe vedermi qualcuno.
    
    “E che vuoi che sia.”
    
    Fece quasi il broncio ma si avviò con Andrea nella direzione della casa abbandonata.
    
    Quando arrivarono vicino si scambiarono un’occhiata d’intesa e dopo essersi accertati che nessuno li vedesse si intrufolarono nel cortile dopo aver scostato la rete.
    
    C’erano già stati altre volte ma fecero ugualmente attenzione anche perché in quel posto ci potevano essere dei tossici. Entrarono ...
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