1. A casa con il sogno


    Data: 26/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    A CASA CON IL SOGNO
    
    Torniamo a dove avevo lasciato il racconto.
    
    Ci avviamo io verso la cucina e lui verso il tavolo, lo vedo risistemarsi il pisello e chiudere la chiudere la cerniera, poi si accomoda al tavolo, apre la bottiglia di rosso che avevo posto in tavola, un teroldego millesimato di cui non nomino la cantina per pubblicità occulta, e lo versa nei bicchieri, Io la guardo mentre finisco di preparare le varie cosa in cucina, lo vedo che alza il bicchiere lo fa ruotare, ne guarda il colore e annusa il profumo.
    
    Pronto tutto mi avvio verso il tavolo “fammi posto che arrivo” porto i due piatti con la carne salada con alcuni fagioli e cavolo cappuccio tagliato finissimo, una foglia di basilico per colore.
    
    Prima di avviarmi ho buttato la pasta, 12 minuti di cottura.
    
    Messi i piatti, brindiamo con il rosso, che riannusa e beve un sorso, lo gradisce e “buono, tosto, corposo rosso forte. Mi piace”
    
    “occhio sono 13-14 gradi, è corposo e forte. Come te” e guardandolo dritto negli occhi gli sorrido.
    
    “ma che bel complimento, fantasioso anche qui e non solo a letto, mi stimoli ancora ….”
    
    La cena prosegue piacevolmente fra varie chiacchere e discorsi seri.
    
    Dopo la pasta corta al pomodoro e olive e gli involtini di maiale. Un buon caffè con la bottiglia della grappa. Metto in campo grappa bianca monovitigno al teroldego e al moscato, poi grappa da me fatta con mirtillo raccolto, di cirmolo e di genziana.
    
    Assaggia un po’ tutte e si ferma a bere quella di ...
    ... cirmolo.
    
    Sparecchio e metto in lavastoviglie, faccio partire e torno di la con lui.
    
    Pochi minuti e mi prende tirandomi a lui, mi bacia profondamente, con voglia e passione, e non si stacca. Quando finalmente ne ho la possibilità
    
    “dai che andiamo di la” e staccandomi da lui alzandomi in piedi lo prendo per mano e lo tiro-porto accompagno in camera.
    
    Si sede sul letto e mi sbottona la camicia, piano la sfila e la butta sulla sedia di fianco al letto. Mi fa avvicinare e si mette a succhiarmi i capezzoli. Ne succhia uno lo mordicchia lo aspira mentre con indice e pollici mi martorizza l’altro, tirandolo con forza, strizzandolo, contorcendolo. Alterna i capezzoli con questo trattamento. Da un lato piacevole, meno quando mi contorce con le dita quello fuori bocca.
    
    Non smettendo mi slaccia la cintura, abbassa la cerniera, sbottona il pantalone e lo fa scendere ai piedi, battendomi sul polpaccio mi fa alzare una gamba e poi l’altra rimanendo libero e in mutande. Per poco perché subito le abbassa e me le toglie. Ora nudo.
    
    Mi butta sul letto, su cui cado disteso a pancia in giù, faccio per voltarmi e uno sculaccione mi arriva “fermo così, Alza il solo culo.
    
    Scivolo indietro con il corpo alzando il culo verso di lui, “gambe larghe”, con altra sculacciata. Allargo. Il cazzo è già duro da un po, le palle scendono e dalla mia prospettiva vedo l’asta mi scappellata e la mia borsa pendere sotto. Guardando fra le mie gambe vedo che stà spogliandosi velocemente, mi prende in ...
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