1. Nuova vita per mio marito


    Data: 26/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Sophie, Fonte: EroticiRacconti

    ... nel movimento β€œ lecca e prendi la cappella in bocca …..”
    
    Lui ubbidì, era fatta !!!!
    
    β€œ bene …… ora rimani fermo qualche attimo e gustane il sapore acre …. prendi con la mano il resto che è rimasto fuori ….. inizia a segarlo …… dai succhia la cappellona β€œ. Lui dolcemente obbediva ai miei comandi ma subito il movimento meccanico si addolcì e si trasformò in una amorevole operazione di pompinaggio.
    
    Ero incredula ma sapevo che eravamo appena agli inizi. Dopo qualche minuto di quel lavoretto, Gianni espose con i suoi soliti grugniti e gli riversò sul viso una gran quantità di sperma. β€œ bravo amore …. ora assaggialo….. senti come è denso e caldo ….. questo è il vero sapore di maschio ….. β€œ e con le dita, gli portai lo sperma dal viso alla bocca β€œ tienilo un pò in bocca ….. bravo …… ora ingoia …..” Lui ubbidiente seguiva i miei consigli senza fiatare ma gustandosi quello scettro di carne. Era veramente soddisfatto, gongolava sorridente, mi guardava e si rendeva conto che per la prima volta si era comportato da gran femmina; poi si guardò le mutande e tutti vedemmo che si era venuto addosso, senza toccarsi con le mani β€œ bravo amore …… vedi questo è un orgasmo dovuto alla tua parte femminile …… è come un orgasmo vaginale …… vedrai che da oggi non avrai più bisogno di toccarti perché la tua femminilità è finalmente sbocciata …… è uscita fuori del tutto ……”
    
    Lui era in estasi e da quel giorno iniziammo un vero e proprio percorso di femminilizzazione; fu lui stesso a ...
    ... chiedermi di depilarlo, di usare su di lui le mie creme per il corpo, volle che gli insegnassi a camminare con i tacchi alti, gli comprai intimo femminile che lui iniziò a portare sempre, anche in ufficio sotto i soliti vestiti da uomo.
    
    Un giorno facemmo il grande passo; sempre con Gianni, sul lettone, lo preparai per bene ungendogli lo sfintere, lo penetrai con le dita per dilatarlo il più possibile e quando mi sembrava che era pronto, lo feci accomodare al centro del letto a pecora, mi avvicinai a lei tenendogli le natiche ben dilatate e Gianni si avvicinò. Puntò la cappella sul buchetto e iniziò a spingere fino a farla entrare tutta. β€œ fermati Gianni ….. fallo abituare per bene …… non fargli male ….. β€œ ma ben conoscevo la porcaggine di Gianni il quale dopo qualche secondo iniziò a spingere ancora e malgrado lo sforzo che faceva mio marito, ficcò dentro una buona metà del suo paletto di carne. Mio marito era lì con gli occhi sgranati, con il viso sudato ma ebro di quanto stava succedendo e voleva continuare senza neanche fare un fiato. Gianni allora prese fiducia e iniziò il furioso entra ed esci che ben conosco, stantuffava come una locomotiva impazzita, lo perforava sempre di più e sempre più a fondo β€œ tieni ….. prendilo tutto ….. fino alle palle …… oggi ti rompo in due …...questa fichetta da troia …. β€œ gli diceva mentre veramente lo stava aprendo in due, ma non si fermava. Dopo poco mio marito iniziò a mugolare, ad emettere gridolini di soddisfazione. Tra me e me capii che ...