1. Nuova vita per mio marito


    Data: 26/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Sophie, Fonte: EroticiRacconti

    Sono mezza addormentata, assopita e rannicchiata in una poltrona; sono in una clinica di Bancok e sto assistendo mio marito che oggi è stato operato. Via pene e testicoli, ora si dovrebbe ritrovare una bella fighetta tra le gambe. Il solo pensiero di questa cosa mi eccita a tal punto da bagnare abbondantemente gli slip; ne cambio 2 o 3 al giorno.
    
    Quando siamo partiti da Malpensa, lui era raggiante “ cara non vedo l’ora di operarmi …… finalmente corono un sogno e completo la mia femminilizzazione …… tanto con quel coso sempre moscio tra le gambe ….. ma andrà tutto bene ? …. Che ne pensi ? “
    
    “ ma si caro ….. abbiamo scelto la clinica migliore ….. tu avrai un’operazione diversa ….. e vedrai che dopo qualche mese riprenderai la vita di sempre, in azienda, con i tuoi dipendenti “ cercavo di tranquillizzarlo ma certamente sapevamo entrambe che “ un’area di rischio “ dovuta a infezioni o errori del chirurgo, c’è sempre.
    
    Intendiamoci, mio marito non è un trans, e anzi vuole mantenere il carattere maschile e lineamenti maschili. Ha un bisogno irrefrenabile di sentirsi donna, lo vuole fortemente e io aggiungerei deve, concludere un percorso, un conflitto interiore, causa di sofferenza e di disagio. Insieme abbiamo fatto questa scelta; lui vuole rinunciare definitivamente a quel simulacro di mascolinità che gli rimane e diventare sempre più femminile.
    
    Siamo entrambe ben consapevoli che la nostra vita di coppia cambierà per sempre ed in maniera irreversibile. Andrà in azienda ...
    ... sempre vestito da uomo, con tanto di barba e capelli rasati, il suo “ look “ da alcuni anni, ma condividerà con me un segreto; in mezzo alle gambe non avrà più qualcosa che pende moscio, patetico e inservibile.
    
    Ma voglio spiegarvi come siamo arrivati a questa decisione; mio marito da anni soffriva di disfunzione erettile e aveva difficoltà a mantenere l’erezione per i tempi necessari a concludere un rapporto. Questa cosa lo metteva in forte soggezione e anch’io ne soffrivo perché non arrivavo mai all’orgasmo. Gli unici orgasmi che riusciva ad avere erano frutto di miei massaggi prostatici, a volte anche lunghi e ripetuti; a me piaceva molto vederlo venire lentamente e abbondantemente, emettendo flebili lamenti di piacere.
    
    Un giorno andai in sexy shop ad acquistare un vibratore con il quale volevo “ finire il lavoro “ su di me. Quando lui me lo scoprì nel cassetto del comodino, non si alterò ed io lo convinsi a provarlo. Gli piaceva moltissimo ed anche il suo fratellino reagiva animatamente. Poi mi confidai con la titolare del sexy shop e lei mi suggerì di comprare uno strap-on, oggetto di cui io non immaginavo neanche l’esistenza. A casa gli chiesi di provammo subito; in camera da letto, completamenti nudi, io lo indossai mentre lui mi osservava, poi presi un lubrificante e iniziai a spalmarlo, simulando l’atto della masturbazione. Lui era in estasi, gli occhi lucidi e subito si mise a 90 gradi offrendomi il suo buchetto posteriore. Fu un rapporto intenso, gratificante ...
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