1. La puttana ufficiale della comitiva.


    Data: 25/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... fu la settimana successiva; ricordo che ero in centro con gli amici nel nostro solito luogo di ritrovo, un bar che si chiamava Jazz Caf&egrave, un posto tristissimo se ci ripenso, eppure era il ‘nostro’ bar, il luogo in cui ci riunivamo. Ebbene, quel giorno mi dissero che era il compleanno di un certo Pier Vittorio, un nostro coetaneo che conoscevo appena. Non era esattamente un membro della nostra comitiva, piuttosto era uno che saltuariamente si aggregava a noi. Mi dissero che avevano preparato per lui una sorpresa davvero speciale.
    
    ‘Oggi lo facciamo diventare un uomo’ mi dissero.
    
    ‘Che vuol dire?’ chiesi.
    
    ‘Giuliano ha chiesto a Sabrina Bocca e Culo di sverginarlo’.
    
    A questo punto &egrave meglio che faccia delle precisazioni: Pier Vittorio era un verginello di quelli che ce l’avevano scritto in faccia. In fin dei conti molti di noi lo erano, anche io lo ero, ma di Pier Vittorio lo sapevano tutti, e questa cosa lo aveva reso un po’ una macchietta. Invece Giuliano era il playboy del gruppo, e con Sabrina aveva un rapporto speciale: lei era la sua amante fissa. Dico ‘amante’ perché Giuliano aveva una fidanzata ufficiale di nome Manuela. Ma erano più le volte che andava a letto con Sabrina che con lei. Pare che Sabrina avesse perso la verginità anale proprio con Giuliano. Ho sempre avuto l’impressione che lei fosse innamorata persa di Giuliano, ma che lui la usava solo come un buco da riempire. Con lei riusciva a fare tutte le cose che la sua fidanzata non gli ...
    ... permetteva di fare. E lei in questo lo accontentava su tutto, perché era come se in presenza di Giuliano perdesse completamente qualsiasi freno inibitorio (ammesso che ne abbia mai avuti di freni inibitori).
    
    Continua…
    
    Link al racconto:
    
    http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2018/01/sabrina-mi-manda-al-manicomio.html
    
    Ricordo che l’appuntamento con Giuliano (e quindi con Sabrina) era sotto casa di Pier Vittorio. Lei era vestita come suo solito in modo porchissimo; aveva un abito rosso oscenamente corto che le metteva a nudo le sue spettacolari cosce nella sua interezza, e che a stento riusciva a nascondergli il culo, quel culo tanto ambito e da molti maschietti molto apprezzato per la sua particolare disponibilità nell’accoglierli. Il vestito aveva inoltre una generosissima scollatura da cui le sue tette non facevano che scivolare continuamente fuori, e lei ogni tanto le infilava di nuovo dentro (ma inutilmente, perché dopo cinque minuti uscivano di nuovo). Quando la vidi mi venne un tremore eccezionale, quasi come se avessi i sintomi influenzali; Sabrina era uno spettacolo della natura, e io di fronte a lei diventavo di pietra, incapace di fare qualsiasi cosa. Tutti i miei amici invece sembravano a proprio agio con lei, e la palpeggiavano e la stuzzicavano nei punti più proibiti, e lei se lo lasciava fare, come se da quell’orgia di mani sul suo corpo ne traesse piacere e divertimento. Eppure, mi chiedevo, come mai Giuliano lasciava che i suoi amici facessero di Sabri ...
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