1. Sono mamma e sono troia


    Data: 24/02/2020, Categorie: Incesti Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi hanno depositato nel tuo utero il loro seme…… questa cosa mi fa semplicemente impazzire’
    
    Rimasi sconcertata il mio cuore cominciò ad accelerare i battiti……..ricordo che sussurrai:
    
    ‘Figlio mio sei proprio un maiale’
    
    Mentre mi diceva questo si appoggiò a me e con dolcezza mi girò verso di lui, istintivamente chiesi:
    
    ‘ Marco cosa stai facendo’
    
    ‘Nulla mamma ora ti do un bacio sulla guancia’
    
    Senti la sua bocca appoggiarsi sulla mia pelle per poi spostarsi verso la mie labbra……… le baciò mordendole teneramente, facendomi letteralmente girare la testa.
    
    ‘Marco ti prego che intenzioni hai’
    
    Chiesi con voce flebile e timorosa, pur sapendo già quale sarebbe la risposta.
    
    Ora il pene di mio figlio era appoggiato alla mia pancia e ne sentivo la durezza e la consistenza, con delicatezza mi fece appoggiare la tavolozza ed i colori a terra, spingendomi verso l’auto, mi ritrovai fra lui e la portiera dell’auto, sentii le sue mani sfiorare il mio volto, accarezzare i miei seni per poi scendere lungo i fianchi fino ad artigliare i bordi della gonna……… la senti sollevarsi verso l’alto lasciando il mio inguine coperto solo dai collant e dalle mutandine, in un attimo di lucidità cercai di oppormi, sentivo che stavo per commettere un’azione da molti giudicata irresponsabile e sporca, anche se la voglia m’incitava di lasciarlo fare…… perché tutto sommato in fondo era quello che volevo anch’io.
    
    Fingendo un pizzico di vergogna e paura accennai ad una blanda difesa, che ...
    ... non convinse me….. ne tanto meno mio figlio.
    
    ‘Marco ti scongiuro sono la tua mamma fermati qui, siamo ancora in tempo, tesoro ho paura di pensare……..Marco sarebbe un incesto………… non prendo la pillola potrei rimanere incinta’
    
    La mia preghiera rimase inascoltata la gonna finii a terra, Marco s’inginocchio davanti a me ed affondo il suo viso fra le mie gambe, aspirando l’odore del mio sesso a piene narici, l’unica cosa che riuscii a dire in quel momento fu:
    
    ‘Marco sono sporca ho fatto la pipi e non mi sono lavata…… per favore….ti prego smettila’
    
    ‘Mamma mi piace l’odore della tua figa, anche l’odore della tua pipi mi eccita ‘
    
    Queste parole fecero bagnare ulteriormente le candide mutandine di pizzo.
    
    Le sue mani prima giocherellarono con la fragile trama di nylon del collant, poi lo fecero scivolare verso il basso, arrotolandolo fino alle caviglie, la bocca di mio figlio comincio a leccarmi le gambe soffermandosi sulle cosce, specialmente nella parte interna dove la pelle bianchissima e più delicata, era soggetta a lasciare dei segni inequivocabili, lo pregai pertanto di smettere ricordandogli che fra pochi giorni sarebbe tornato suo padre e questa cosa avrebbe potuto crearmi dei problemi.
    
    Con la mano sposto di lato il bordo delle mutandine ed introdusse un dito dentro la mia fessura:
    
    ‘Mamma sei fradicia……..sei una troia.
    
    Lasciai che mi chiamasse con questo epiteto e ne provai piacere anche perché la mia libido stava raggiungendo livelli altissimi e mai ...