1. Lo scoglio


    Data: 16/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ilgiganteelabambina, Fonte: Annunci69

    Eravamo partiti verso il mare nel tardo pomeriggio di sabato.
    
    Dopo una sosta in una cittadina a 40 minuti dal mare, la domenica finalmente ci arrivammo.
    
    Era una giornata piena di sole e faceva molto caldo.
    
    Lei portava dei pantaloncini corti di jeans e una maglietta. Quando camminava, anche se non lo sapeva o non voleva saperlo, era comunque cosciente che gli uomini la osservavano e forse anche di più.
    
    Parcheggiata l’auto cominciammo a scendere per un ripido sentiero fino agli scogli. Subito ci rendemmo conto di essere capitati in una zona naturista. Infatti, la vista di alcuni uomini nudi mi imbarazzò un momento prima di riprendere il cammino oltrepassandoli per trovare un posticino tranquillo per noi.
    
    Da lontano Lei guardava quegli uomini dicendomi che lo faceva per osservare la situazione; forse voleva capire se fossero proprio tutti gay ma la risposta venne presto, quando nel primo pomeriggio un uomo, varcando i grossi massi, ci raggiunse e ci chiese se la sua presenza disturbasse.
    
    Io gli risposi di sì con distacco senza pensieri sessuali, non mi sembrava il tipo di persona che potesse piacere a Lei.
    
    Ci passò davanti qualche volta per andare a bagnarsi in mare. Non era molto dotato ma aveva un’abbronzatura integrale che faceva capire che veniva spesso lì ed era completamente depilato.
    
    Lei lo guardava un po’ distratta ma lui si sedette vicino al mare a qualche passo da noi per cercare di parlare un po’.
    
    Era garbato anche se i tatuaggi sul petto ...
    ... non mi ispiravano un granché. Poi si sedette nuovamente dov’era prima, su un piano di roccia più alto rispetto al nostro e guardava Lei specialmente quando si alzava per andare vicino all’acqua.
    
    Quando il sole fu passato oltre, Lei cambiò postazione mettendosi sdraiata su un piccolo terrazzino proprio di fronte al sole e con le gambe un po’ divaricate.
    
    Pensai che lì si sentisse più protetta dagli sguardi indiscreti dello sconosciuto senza sapere che invece quella posizione gli favoriva la visuale su quel bel clitoride che sporgeva in una radura poco sotto una piccola striscia di boschetto.
    
    Mi misi vicino a lei e in breve allungò le mani tra le mie cosce prendendomi il cazzo in mano e massaggiandolo dolcemente al sole.
    
    Lo sconosciuto dietro di noi cominciò a masturbarsi e non persi tempo per dirlo a Lei che intanto si rilassava sotto le carezze ai seni che le davo.
    
    Passai dall’altra parte, e mettendomi attaccato a lei, mi inumidii un dito e presi piano a toccarla tra le cosce mentre notavo la sua reazione che non si fa mai attendere.
    
    Lo sconosciuto intanto si era avvicinato a passo di gambero continuando il movimento della sua mano sul quel cazzo poco virile ma che dava l’idea di essere bello turgido.
    
    Lei alzò lo sguardo e lo guardò sorridendogli e ricevendo in cambio un sorriso
    
    Mi baciava le labbra mentre la sgrillettavo e sentivo i suoi gemiti nella bocca poi, spostandosi mi disse: “ora te lo prendo in bocca”.
    
    Da lontano si vedevano due uomini sugli ...
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