1. Un sentimento puro


    Data: 12/02/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Giacinta, preferiva sentire il calore e la dolcezza d’una donna. Concluse sennonché la conversazione in fretta, agguantò la collega per mano conducendola direttamente al bagno. Volevano entrambe un luogo dove potersi godere a vicenda in piena libertà la loro sfrenata passionalità, perché appena la porta del bagno si chiuse Giacinta afferrò le mani di Ottavia costringendola a mettersi contro il muro, mani nelle mani, mentre i loro corpi aderivano perfettamente l’uno all’altro, la lingua dell’una che vibrava con quella l’altra:
    
    ‘Ti voglio, adesso’ – le sussurrò Giacinta uscendo fuori di senno, alzando i lembi della gonna di Ottavia, posando la bocca aperta sul suo sesso in maniera vogliosa.
    
    Le tolse il perizoma e il sesso di Ottavia si parò davanti ai suoi occhi con quel monte di Venere che copriva con dovizia la fessura di quel piacere che avrebbe avuto lì all’istante. Iniziò con dei piccoli baci, con dei lievi colpi con la lingua per farla aprire, per farle uscire i fluidi passandoci di sopra l’indice che portò fino alla fessura, entrando dolcemente fino a quel punto rugoso interno alla vagina, in un gesto così intimo e viscerale attendendo che Ottavia s’aprisse completamente. Con la lingua iniziò a baciarla avvolgendola sapientemente in quel turbinio dal delirio erotico così intenso. Lei si sentiva succhiata, portata via dal vento in riva al mare, le vennero in mente immagini di conchiglie, del sole, del calore che man mano saliva su per le gambe. Giacinta la baciava ...
    ... penetrandola simultaneamente, perché i flutti dell’orgasmo arrivarono quasi subito, ardenti, armoniosi e immensi e Ottavia si sentì sconvolta dal piacere. In verità non aprì subito gli occhi e Giacinta iniziò a baciarle la bocca, regalandole il sapore di tutta sé stessa, in quanto Ottavia aveva assaporato solamente nei suoi momenti solitari.
    
    In realtà il suo sapore adesso era diverso, combinato e mescolato con quello di Giacinta essendo ricoperto di maggior ardore al suo interno, giacché i due corpi erano di nuovo aderenti l’uno all’altro. Intanto che questo accadeva, Ottavia avvertì il desiderio d’accarezzare il sesso della sua amica, iniziando così ad accarezzarle il clitoride, riportandole il tocco che molte aveva regalato a sé stessa.
    
    Giacinta per l’occasione rafforzò il bacio, mentre la lingua penetrava nella sua bocca come se fosse stato un piccolo pene, che Ottavia leccò peraltro golosamente per impadronirsi ancora di quel nettare appena colto. Ottavia percepiva il clitoride di Giacinta diventare sempre più duro, inneggiava il suo desiderio d’esplodere tra le sue dita, continuò però per poco, dato che Giacinta riempì la sua mano di fluidi densi e pieni, desiderati e voluti, dal momento che le esplose addosso totalmente le sue abbondanti e sugose secrezioni.
    
    Erano indebolite e sfinite, ma appagate, come se quest’amplesso fosse stato ricercato dal primo momento in cui si erano viste, la prima volta, però non l’ultima.
    
    Adesso sapevano e avevano ben chiaro in ...