1. Un sentimento puro


    Data: 12/02/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Giacinta era capitata all’interno del suo ufficio per chiedere delle specifiche informazioni più dettagliate dopo l’avvenuta riunione del mattino, intanto che Ottavia era impegnata nel dialogare con un cliente al telefono:
    
    ‘Fra un attimo sarò da te’ – le bisbigliò Ottavia, tappando la cornetta affinché il cliente non la sentisse, invitando e sollecitando con i gesti la collega di collocarsi dall’altra parte della scrivania.
    
    Giacinta s’accomodò posando la catasta di documenti sul tavolo, accese una sigaretta accavallando le gambe in attesa che Ottavia terminasse la conversazione. Giacinta era entrata a far parte del gruppo di Ottavia da circa un anno e da subito avevano fatto amicizia, riconoscendo l’una verso l’altra la capacità di completarsi in un rapporto di vicendevole fiducia. Ottavia notò ancora una volta la bellezza inconsueta della sua collega: quei capelli lunghi, castani e ondulati, che donavano alla capigliatura quella naturalezza scombinata che tanto amava. Per tutto il tempo che Ottavia era ancora occupata al telefono, Giacinta iniziò a perlustrare innocentemente il suo corpo, accarezzando la pelle liscia delle gambe e controllando che non vi fosse della peluria dimenticata dalla ceretta fino a risalire sulla coscia, dove risaltavano le balze delle sue calze autoreggenti.
    
    Con un gesto rapido, Ottavia mostrò le sue ed entrambe risero per quel giocoso modo di parlare, nel tempo in cui faceva questo Ottavia notò uno sguardo diverso nella sua collega, ...
    ... perché mostrandole le balze ricamate non si era accorta d’avere le gambe leggermente aperte e che il triangolo del suo perizoma colorato era visibile. Un impercettibile movimento malizioso negli occhi della collega le fece capire che Giacinta ammirava il suo corpo, poiché mentre cercava di tenere viva la conversazione s’avvicinò di lato iniziando ad accarezzarle quel tratto di coscia scoperta, tra la balza e l’inguine. Un brivido colse Ottavia e per un attimo non seppe come reagire, per il fatto che non era mai stata approcciata da una donna, anche se nel suo inconscio aveva vissuto qualcosa che assomigliasse a questo desiderio, specialmente dal momento in cui Giacinta era arrivata nella sua azienda.
    
    La mano di Giacinta percorse quel breve tratto di pelle spostandosi proprio al centro di quel pezzetto di stoffa colorato, dove il sesso di Ottavia era in frenetica attesa. In quella circostanza faticava a mantenere la conversazione con il suo interlocutore telefonico, ma ormai la collega aveva centrato il suo clitoride attraverso la stoffa e non aveva più scampo. Le dita di Giacinta apparivano sapienti, conoscevano e sapevano dove e come accarezzarla e quell’indurimento voleva essere sfiorato, manipolato e stretto tra le dita, giacché avrebbe voluto sentire la sua lingua lì di sopra.
    
    Giacinta le afferrò una mano mettendosela tra le cosce, pregando Ottavia di regalarle lo stesso piacere. Ottavia capì rapidamente che non poteva resistere oltre, voleva assaporare la lingua di ...
«123»