1. Incantesimo senza eguali


    Data: 02/02/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lei s’intrufola con dovizia, abbraccia la mia lingua, in quanto &egrave uno scatenamento continuo di sensazioni. Mentre questo accade, le sue mani s’infilano sotto la maglietta, trovano i seni, dove i capezzoli stentano a darsi un contegno, ma chi se ne frega della condotta e del criterio. Sono duri, il desiderio li fa apparire più grandi, l’aureola bella come non mai, la maglietta viene sfilata in un attimo, dal momento che anch’io faccio altrettanto con la sua, io ricordavo i suoi seni altrettanto magnifici nella loro dolce ampiezza, poi ci abbracciamo, sfiorando i seni dell’una contro l’altra.
    
    Adesso sono io che prendo risoluta l’iniziativa: la mia lingua va da sé, non ha binari da percorrere, perché lascio che inventi le sue strade, dal suo collo, con dei piccoli colpi di lingua la strada mi conduce ai suoi seni, io insisto intorno all’aureola, percorro il suo addome e le mie mani iniziano a sfilarle i pantaloni che cadono per terra. La sua fica &egrave lì davanti a me, ricoperto da quel pezzo di stoffa e sopra quel pezzo di tessuto io ci passo la mia lingua, ghiottamente, perché voglio coglierne appieno e voracemente il suo odore, in tal modo mescolo la mia saliva al suo fluido che avverto salmastro, ma gustoso al tempo stesso. Non &egrave ancora la carne, tuttavia lei mi solleva, mi fa girare e mi trattiene a sé contro i suoi seni, io li sento penetrare in me, tra le mie scapole percorrendo quello che resta del mio corpo, la sua lingua &egrave un concentrato di ...
    ... sensazioni, delicata, forte e prepotente, io ho le contrazioni nello stomaco e addirittura più in basso, giacché ho il desiderio smanioso di farmi masturbare da lei. Oriana capisce rapidamente, intuisce alla svelta che io non posso più aspettare, così la sua mano scavalca gli slip intrufolandosi, sento il suo dito aprire le grandi labbra già abbondantemente umide e gonfie di desiderio, finché sopraggiunge un lieve lamento per l’aggancio della sua mano.
    
    Lei sa assennatamente dove toccarmi, sa come palpeggiarmi, conosce l’intensità del tatto, l’unicità del tocco, però il suo dito va persino oltre, perché penetra in me gaudente e libertino, così come un piccolo pene delizioso e deciso nella mia fica, fin tanto che non esce colmo delle mie secrezioni, che Oriana lecca tra l’altro con un’approfondita golosità. Dopo continua il suo gioco sul mio clitoride, io sto per esplodere e farnetico mentre mi toglie quel poco che ancora indosso: affonda la sua lingua dentro di me e si gira affinché la sua fica sia a portata della mia bocca, io gliela lecco dove so, conosco la sua cavità come la mia, perché lei &egrave me in quel momento, in quanto mi basta richiamare alla memoria i momenti dei miei amplessi solitari.
    
    I suoi fianchi si muovono, aumentano l’intensità della spinta verso la mia lingua, io faccio altrettanto, mentre l’orgasmo ci prende annientandoci e travolgendoci, lungo, poderoso e senza fine. Rimaniamo sfinite, ma abbracciate non so per quanto tempo, continuando a regalare ...