1. La zia e il suo segreto


    Data: 19/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Padrone92, Fonte: RaccontiMilu

    ... cercavano sempre di evitarsi. Nessuna però voleva cambiare casa un po’ per mancanza di fondi e un po’ perch&egrave volevano mantenere le apparenze. Io ero l’unico ragazzo, ero infatti figlio unico e la zia non era mai rimasta in cinta. Così le settimane, i mesi passavano tranquilli. Nessuna delle due voleva avere a che fare con un altro uomo e io ero felice di stare da solo con mamma e, nonostante lei me lo vietasse, cercavo comunque di mantenere buoni rapporti anche con la zia. Ed &egrave proprio in uno di questi giorni ‘normali’ che la storia ha inizio sul serio.
    
    Ero da poco rientrato da scuola. Essendo in due non riuscivamo a mantenerci solo con l’assegno di papà e quindi mamma era costretta a lavorare. Così passavo la maggior parte dei pomeriggi da solo, facendo i compiti o, di tanto in tanto, uscendo con gli amici. Sento suonare alla porta e distrattamente vado ad aprire. Guardando dallo spioncino, vedo che &egrave la zia. Lei, essendo sola ed avendo ottenuto un assegno più corposo dal marito, poteva permettersi di restare a casa. Le apro la porta e la accolgo benevolo, contro ogni divieto di mamma.
    
    ‘Ciao zia. Mamma non c’&egrave. Entra se vuoi, mi stavo giusto per preparare il pranzo’
    
    ‘No no grazie tesoro, io cercavo proprio te. Sai avrei bisogno di entrare nel sito della banca però il pc non ne vuole proprio sapere di andare, lo accendo e si blocca, spengo e riaccendo e non funziona. Non so che fare e speravo che tu potessi darmi una mano’
    
    ‘Ma certo ...
    ... zietta, sempre pronto ad aiutare una damigella in difficoltà’ le dico sorridente.
    
    Così richiudo la porta alle mie spalle e, seguendola, mi dirigo da lei. L’occhio non può che cadere sul suo bellissimo e scolpito culetto, sodo, alto, di marmo. Se non fosse mia zia ci avrei provato con lei già da tempo, penso tra me e me. Quel giorno indossava dei semplici pantaloni della tuta ed una maglietta per stare in casa, indumenti semplici che però fasciavano le sue forme in maniera perfetta e molto eccitante. Entro in casa e, conoscendola a menadito, mi dirigo subito verso il pc.
    
    ‘Ehhhhh zia, zia cosa faresti senza di me’ dico sospirando e ridendo mentre mi siedo e inizio a lavorare.
    
    ‘Sei il mio salvatore tesoro, ma ti ho interrotto mentre stavi per metterti a mangiare, vuoi che ti prepari qualcosa la zia?’ dice lei premurosa, in fondo, nonostante gli attriti con mamma, mi voleva bene.
    
    ‘Grazie zia un panino andrà benissimo, mettici ciò che vuoi tanto mangio tutto’
    
    Così lei va subito verso la cucina e io me ne resto seduto a tentare qualche funzionalità di ripristino. Non ci vuole molto, il problema non era poi così insolubile, si trattava solo di un programma che impediva il corretto avviamento. Una volta risolto, me ne resto lì, aspettando il mio pranzo e curiosando un po’ fra le cartelle della zia. Di computer me ne intendo e per curiosità e gioco provo anche a vedere se da qualche parte ci fossero cartelle nascoste. Ne trovo una che attira la mia attenzione. Si chiama ...