1. follia di mezza estate


    Data: 10/01/2020, Categorie: Incesti Autore: risoamaro_m, Fonte: RaccontiMilu

    ... compromesso che soddisfa tutti. Vorrei sapere di più, ma lui cambia discorso. Alla fine quando stiamo per uscire, credo che abbia elaborato altre idee per completare la serata, un lampo nel mare ci fa rendere conto che il cielo si è riempito di minacciosi nuvoloni neri, fra poco potrebbe piovere, quindi andiamo velocemente verso casa. Quando mancano pochi passi, metto male un tacco e rischio di cadere, solo la sua prontezza nel sorreggermi lo impedisce, ma avverto una fitta alla caviglia destra. Mi sorregge, mi aiuta a sedermi su di una panchina nelle vicinanze, s’inginocchia, incomincia a massaggiarmi la caviglia dolorante, ma vedo subito che rimane ipnotizzato da ciò che vede fra le mie cosce. Per un momento rimango indecisa sul da fare, lui resta a bocca aperta, poi un tuono mi scuote, mi alzo, lui mi aiuta, entriamo in casa mentre scoppia il temporale. Mi siedo sul divano, lui si precipita in cucina a prendere dal frigo del ghiaccio, un momento dopo è di nuovo ai miei piedi. Mi tiene il ghiaccio alla caviglia, ma riprende a sbirciare fra le mie cosce. Lo assecondo, lo lascio guardare, anzi volutamente apro un poco le gambe, lui s’inumidisce le labbra, la sua mano incomincia risalire la gamba, e valicato il ginocchio, s’insinua fra le cosce. ‘ no basta!!!’ chiudo decisa le gambe, mi alzo in piedi, ignoro il dolore, mi rifugio dentro la mia camera. Brucio, sento il mio corpo invaso da un fuoco che mi divora,’ non posso, è una follia,’ mi ripeto mentalmente, mi strappo i ...
    ... vestiti di dosso, mi sembrano incandescenti, ho bisogna d’aria. Nuda, apro il finestrone, una ventata d’aria fresca mi colpisce, ma non ne ho sollievo, anzi indurisce di più i miei capezzoli. Il rumore della pioggia è assordante, non lo sento entrare, ma quando le sue braccia mi cingono i fianchi, sento dentro di me che non desideravo altro. Mi stringe a se, sento il membro durissimo appoggiarsi al solco delle natiche, le sue labbra mi baciano il collo dietro il lobo sinistro, alla base della nuca, è una cosa che mi fa morire di piacere. Alzo la mano sinistra, gli accarezzo la testa mentre porto la destra dietro di me, afferro decisa il palo durissimo che preme fra le mie natiche. Lo stringo, lo sego, cerco di afferrarlo tutto, ma non riesco a congiungere l’indice con il pollice, ne deduco che ha maggior circonferenza rispetto a quello di Carlo. Le sue mani risalgono i fianchi, afferrano decise i seni, stringono i capezzoli fra indice e pollice, mi fa impazzire, sotto sto colando in maniera incredibile. Lo vorrei dentro, ma lui improvvisamente mi prende in braccio, e delicatamente mi adagia due passi più in là sul letto. Mi sale sopra, mi bacia il collo, scende, afferra un capezzolo, lo succhia, lo morde in un misto di piacere e dolore tremendo. Vorrei succhiarlo, ma non me lo consente, anzi scivola verso il basso, indugia con la lingua sull’ombelico, io spingo in alto il mio corpo, lo voglio!!!, ma lui continua il gioco estenuante di bacie e carezze che mi portano al limite ...
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