1. Zio


    Data: 10/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: robydon, Fonte: Annunci69

    Marcello, abitava nello stesso palazzo dove vivevo io con la mia famiglia anzi le nostre abitazioni erano sullo stesso pianerottolo una difronte all’atra.
    
    I miei genitori da sempre hanno avuto un ottimo rapporto con lui e quando rimase solo per la scomparsa della moglie si offrirono di dargli una mano nelle faccende domestiche.
    
    Mia sorella lo accudiva tenendogli la casa in ordine.
    
    Pranzava e cenava sempre con noi, eravamo talmente affezionati che lo chiamavamo zio. .
    
    Lui contra cambiava le nostre attenzioni con gesti molto generosi sia con mia sorella che con me.
    
    Una sera, mentre stavamo cenando mi chiese se potevo passare da lui appena avessi avuto un poco di tempo.
    
    La mattina seguente dopo aver fatto colazione ed indossato la tuta per essere più libero nei movimenti, prima di iniziare a studiare lo bussai.
    
    Mi fece entrare e mi fece accomodare in salotto.
    
    Dopo aver chiesto a mia sorella se poteva preparaci il caffè, mi chiese come stavo e se andava tutto bene.
    
    Risposi che a parte lo stress per l’esame di diritto che avrei dovuto dare nei prossimi giorni per il resto tutto bene.
    
    Aspettammo che mia sorella portasse il caffè, lo bevemmo e poi lui in modo molto serioso disse:
    
    “Lo sai che in giro corrono delle voci sul tuo conto?”
    
    Diventando rosso in viso risposi:
    
    “Che voci zio?”
    
    Zio:
    
    “Che ti incontri con Guido.”
    
    Incominciai a sudare e non sapendo cosa rispondere dissi:
    
    “Qualche volta abbiamo preso un caffè insieme ma ...
    ... niente di che.”
    
    Zio:
    
    “Lui dice tutt’altre cose, quindi fai attenzione alle persone che frequenti.”
    
    Abbassai la testa e non risposi.
    
    Zio capì il mio imbarazzo e disse:
    
    “Non è un rimprovero è solo un avvertimento per non farti trovare nei guai, comunque il motivo dell’incontro è che se vuoi, puoi venire a studiare nel mio studio visto la casa vostra è piccola .”
    
    Lo ringraziai dicendogli che ne avrei parlato con papà.
    
    La sera a cena c’eravamo tutti ed io dissi a tutti la proposta ricevuta da zio.
    
    Mio padre lo ringraziò e mi disse che sarebbe stata una bella cosa così avrei potuto studiare indisturbato.
    
    La mattina seguente bussai alla porta di zio, che mi fece entrare e mi portò nel suo studio dicendomi che da quel momento era a mia disposizione e potevo fare tutto quello che volevo.
    
    Stavo proprio bene nello studio di zio, ero a mio aggio, c’era assoluto silenzio e senza essere disturbato.
    
    Erano passati due giorni dall’insediamento in quella casa, quando zio mi chiese se potevo fargli una ricerca su internet.
    
    Felice di contra cambiare il favore lo feci accomodare al mio fianco ed incominciai a fargli la ricerca che mi aveva chiesto.
    
    Mentre parlavo mi accorsi che zio aveva un tipo di pigiama che davanti non portava bottoni.
    
    Non volevo sbagliarmi ma avevo intravisto il cazzo.
    
    Cercando di non dare nell’occhio volevo capire se avevo visto bene o mi ero sbagliato.
    
    Zio, accortosi, fece un movimento che non lasciò più dubbi, era proprio il ...
«12»