1. Padrone VII


    Data: 08/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    “Buon giorno”
    
    “Buon giorno a lei!”
    
    Era radiosa, ormai erano passati diversi giorni da quando Padrone l'aveva ricompensata con un'intera confezione delle sue caramelle preferite, ricompensa per aver messo il collare, ma questo non spiegava il motivo per cui lei lo togliesse solo per lavarsi e per dormire ma che comunque al mattino era la prima cosa che indossava appena aperti gli occhi. In ascensore, sola come al solito, si specchiava e si piaceva. I capelli lunghi le scendevano sciolti quasi fino a metà schiena, le spalle con un po' di abitudine erano aperte e tese senza più la voglia di nascondere i suoi seni prosperosi, ma la cosa che la allietava più di tutte era il sapere di avere un segreto al collo celato sotto un sottile strato di seta ma che nessuno notava.
    
    Camminava con passo deciso facendo suonare i tacchi sul duro pavimento mentre si avvicinava alla sua postazione. Non c'era ancora nessuno in ufficio, non che le importasse, avrebbe comunque fatto quella camminata da passerella con tutti gli occhi addosso, non si sentiva più in soggezione per il giudizio degli altri, non le importavano più i pensieri lussuriosi che poteva provocare, perché ora lei si sentiva appagata sapendo che Padrone la apprezzava e la valorizzava per quello che era.
    
    Arrivò al suo angolino ed andò subito al cassetto. C'era un biglietto piegato, nient'altro. Lo prese e lo aprì sapendo già di trovare un ordine.
    
    Lascia la porta socchiusa ed aspettami alle 18 bendata ed in ginocchio ...
    ... in corridoio.
    
    Padrone
    
    Due sentimenti corsero paralleli e la attanagliarono. Finalmente avrebbe conosciuto Padrone, da soli loro due, avrebbero potuto parlare e lei… lei… l'altro pensiero si fece strada e sovrascrisse il primo, non aveva abbastanza tempo per prepararsi, per presentarsi al meglio, voleva andare dal parrucchiere, dall'estetista, ma non poteva uscire in anticipo dal lavoro, era in scadenza di contratto e voleva che glielo rinnovassero, cosa che non sarebbe accaduta se prendeva un pomeriggio libero senza preavviso. Le salì l'ansia di non riuscire a prepararsi come aveva pianificato da tempo quando fantasticava su un loro possibile incontro, mentalmente escludeva una voce della lista per poi riprenderla quando toglieva qualcosa di più lungo ed impossibile da realizzare.
    
    “Sempre la prima ad arrivare.”
    
    La voce di Claudia la fece saltare, si girò e nascose dietro la schiena il biglietto.
    
    “… Già...”
    
    rispose Rossana, ma finita di dire quell'unica sillaba si accorse che il minimo d'ordine che aveva fatto nei suoi pensieri svanì del tutto lasciandole una tabula rasa.
    
    “Qualcosa non va? Ti vedo pensierosa.”
    
    “No no, tutto apposto…”
    
    Dentro di sé si malediceva e malediceva la sua collega per aver interrotto i suoi pensieri, era sicura che senza quella spinta di adrenalina che aveva avuto alla prima impressione si sarebbe dimenticata qualcosa di fondamentale.
    
    Si sedette, lasciando intendere a Claudia che avrebbe cominciato a lavorare subito affinché ...
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