1. Black out


    Data: 05/01/2020, Categorie: Etero Autore: Azuriel, Fonte: Annunci69

    E' un giorno normalissimo verso i primi d'autunno e sto rientrando a casa dal lavoro (sono fattorino in una ditta di logistica). Per fortuna l'azienda è ad un paio di chilometri da casa, cosi non ho bisogno di spostarmi con l'auto e mi muovo a piedi. Abito in un condominio di 8 piani, costruito negli anni ottanta e, fortunatamente, ancora tenuto bene e senza grandi problemi strutturali. Vivo con mia moglie, donna affascinante sia d'aspetto fisico che come carattere. Sicura, decisa, gran lavoratrice e ottima cuoca. Da giovane aveva fatto qualche sfilata...e non ha mai perso la sua bellezza. Non che siano passati mille anni, ovvio, ma avendo raggiungo i 40 non siamo più cosi giovincelli.
    
    Arrivo all'ingresso del palazzo e apro il portoncino. Entro e premo il pulsante per chiamare l'ascensore (va bene tutto, ma dopo una giornata di lavoro vorrei evitare altri 8 piani di scale). Mentre aspetto l'ascensore entra dal portoncino la figlia dei nostri dirimpettai. Ragazza di 25 anni molto sveglia, carina e intelligente. Peccato la poca voglia di studiare, avrebbe potuto intraprendere una carriera da avvocato o commercialista... ne sarebbe stata in grado.
    
    Invece lavora come estetista in una SPA ma come lavoro gli piace molto ed è soddisfatta.
    
    Arriva l'ascensore e saliamo entrambi. Premo il pulsante del sesto piano e partiamo. Le sto guardando il nuovo piercing che si è fatta sul sopracciglio quando di colpo si spegne la luce principale, l'ascensore si ferma e si accende la ...
    ... luce d'emergenza. Panico. Lei mi guarda terrorizzata e io cerco di calmarla. "Vedrai che non è nulla...è saltata un attimo la corrente ma tra poco torna!" gli dico. "E se non torna?" mi chiede lei... gli rispondo sorridendo "Vedrai che torna, aspettiamo alcuni minuti e poi chiamamo qualcuno. va bene?" e mi fa cenno di si con la testa.
    
    Quel giorno aveva messo una magliettina talmente stretta e scollata che faceva risaltare in maniera incredibile il suo seno (penso una terza molto abbondante). Aveva capelli rossi abbastanza lunghi da coprirlo leggermente e due occhi verdi che con la luce d'emergenza si illuminarono di smeraldo. Fisico normale, diciamo 165cm di altezza e 60kg di peso, all'incirca. Stile d'abbigliamento abbastanza metal, con occhi contornati di nero e jeans strappati.
    
    Passano due minuti che sembrano un'eternità. Lei continua a guardarmi, non molto tranquilla, cosi decido di prendere il cellulare per chiamare aiuto. Lei si avvicina di scatto dicendomi "che fai? chi chiami?", appoggiando il seno al braccio che tiene il cellulare. Per pochi secondi non capisco più nulla e sento "l'asta" alzarsi. L'eccitazione per quel corpo aumenta, per quelle tette, per quella bocca... tanto che faccio cadere il cellulare. Lei allora mi guarda negli occhi e si abbassa per raccoglierlo...
    
    Torna la luce! L'ascensore ricomincia a muoversi e lei mi porge il cellulare, sorridendo.
    
    Tutto passato, l'asta si abbassa e torno tranquillo. Le porte si aprono ed uscendo entrambi ci ...
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