1. Inginocchiato davanti al padrone


    Data: 03/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: AndreMi82, Fonte: Annunci69

    ... Lui mi squadrò con uno sguardo che non lasciava repliche, è così abbassai anche l’ultima difesa, e mi ritrovai nudo e indifeso davanti ai suoi occhi.
    
    “Girati, che voglio ispezionare per bene la merce”.
    
    “Ed ora piegati e allarga un po’ le gambe”. Io eseguivo senza fiatare, in preda a emozioni contrastanti di imbarazzo e allo stesso tempo di grande eccitazione.
    
    “Ora faccia contro il muro”. Sentii che si allontanava, e dal rumore capii che era andato in bagno senza preoccuparsi di chiudere la porta, visto che tanto ero un essere inferiore e poteva anche fare pipì senza vergognarsi. Sentii che lavava le mani e disse. “Ora le lavi anche tu visto che mi devi toccare!” Mi accompagnò in bagno ed eseguii l’ordine.
    
    Tornati in sala, da un sacchetto tirò fuori degli oggetti. Mi porse un paio di calze da donna, che dovetti indossare perché “così sei proprio la mia troia” e poi mi mise un collare di cuoio, non stretto ma piuttosto alto, che mi impediva di poter muovere la testa su e giù, dandomi proprio l’idea di umiliazione e costrizione.
    
    Mi trovavo quindi nudo, se non per un paio di calze che mi arrivavano sopra le ginocchia e un collare, inginocchiato davanti a un uomo molto più grande di me che, seduto sul divano, era invece ancora completamente vestito. Quindi pensò bene che era arrivato il momento di mettersi comodo.
    
    “Inginocchiati e toglimi scarpe e calze.” È così feci trovandomi davanti ai suoi piedi nudi che non vedevo l’ora di adorare.
    
    “Ora baciali” e io ...
    ... cominciai a baciare e leccare, in preda all’eccitazione.
    
    “Infila l’alluce in bocca e succhia” ed io cominciai a fare una specie di pompino ai suoi alluci, alternando prima uno e poi l’altro.
    
    “Basta ora, è il momento di farmi vedere che sei la mia puttana”. È così facendo si slacciò ed abbassò i pantaloni. Dalle mutande si poteva intuire la forma del pisello, che sarà stato lungo almeno 20 centimetri.
    
    “Mordilo un po’ da sopra le mutande” ed io eseguii felice, cominciando ad assaporare quel pene meraviglioso.
    
    Poi mi allontanò la testa, abbassò gli slip, ed io capii che era arrivato il momento. Ingoiai l’asta, lasciandone fuori un bel pezzo data la lunghezza. Lui contrariato mi afferrò la testa e cominciò a spingere in modo da farne entrare il più possibile. Io emettevo dei versi gutturali e a momenti non respiravo, ma questo trattamento mi faceva impazzire di libidine.
    
    Andai avanti a succhiare per qualche minuto, poi mi ordinò di girarmi con il sedere rivolto verso di lui. Stava per dedicarsi al mio buchetto. Sentii qualcosa di umido e capii mi aveva messo del lubrificante. Poi mi mise dentro qualcosa, un dito forse e cominciò a muoverlo dentro. Ero completamente in estasi.
    
    “Vedo che sei già bello dilatato”, e infilò un secondo dito.
    
    “Scommetto che l’hai già preso!”
    
    “Si” risposi, e Lui cominciò a far entrare e uscire le dita come se mi stesse scopando.
    
    “Quanti?”
    
    Ormai non capivo più niente, tra godimento e umiliazione. “Solo uno”.
    
    “Non ci credo” fu ...