1. Inginocchiato davanti al padrone


    Data: 03/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: AndreMi82, Fonte: Annunci69

    Questa è la storia di come sono stato sottomesso e usato da un uomo maturo, anche se, come si suol dire, il piacere è tutto mio...
    
    Era passato parecchio tempo dalla mia prima volta tutta al maschile (vedi il racconto - sottomesso a due uomini maturi) e tra i dubbi e le perplessità, avevo una gran voglia di ripetere l’esperienza. Tuttavia mi interrogavo sul perché sentissi questo bisogno di farmi dominare da uomini più grandi. Una cosa era certa; se da un lato non provavo la minima attrazione per il corpo maschile, dall’altro mi eccitava da matti l’idea della perdita del controllo, o meglio, del fatto che in un rapporto era l’altro a condurre il gioco ed io avrei potuto giocare il ruolo del sottomesso. Per l’appunto, semplicemente un ruolo, che non avrei mai potuto giocare con un maschio della mia età perché mi sarebbe sembrato ridicolo e forzato. Con un uomo maturo, invece, avrei potuto approfittare di un maggiore distacco e quindi sarebbe stato più facile calarmi nel ruolo. In soldoni fu proprio questo il tema dell’annuncio che misi in rete. Ricevetti subito una proposta interessante e...
    
    Iniziammo uno scambio di mail, in cui entrambi concordavamo su tutto. Lui sarebbe stato il padrone, colui che dava gli ordini e che conduceva il gioco, io sarei stato il suo servo, il suo schiavetto leccapiedi che avrebbe, entro i limiti concordati, eseguito tutte le sue richieste. Ma prima di passare ai fatti, Lui mi volle incontrare dal vivo. Ci incontrammo in centro e facemmo due ...
    ... passi. Mi disse che gli interessavo e che ci saremmo potuti vedere a casa sua dove nessuno ci avrebbe disturbato. Io ero nervoso e imbarazzato, sia perché mi stavo praticamente mettendo nelle sue mani, sia perché avevo paura di incontrare qualcuno che mi conoscesse e si sarebbe chiesto che ci facevo li con quel signore.
    
    Lui si accorse del mio imbarazzo e in tutta risposta mi prese la mano e mi disse: “sei imbarazzato?”. Stavo per morire dalla vergogna, la mia faccia diventò di sicuro rossa, ma trovai il coraggio per rispondere: “Veramente sono eccitato!”
    
    Ci incontrammo qualche giorno dopo vicino a casa sua. In un minuto entrammo nel portone del palazzo e prendemmo l’ascensore. Stavo per entrare nella tana del lupo e avevo il cuore a mille. Lui se ne accorse, mi mise una mano sul petto e disse: “vedo che sei molto nervoso. Facciamo che appena entriamo in casa ci caliamo subito nei ruoli, così ti è più facile”.
    
    E così fu. Appena chiusa la porta disse: “allora, io sono il padrone e tu sei lo schiavo: apri la bocca”. E ci infilò dentro un dito, che dovetti succhiare come se fosse stato un pisello. Poi mi fece girare, mi appoggiò il bacino al sedere e mentre mi toccava in mezzo alle gambe mi fece sentire che era già molto eccitato.
    
    “Seguimi” disse perentorio. Mi fece mettere davanti ad un divano, su cui lui si sedette. “Spogliati” ed io cominciai a denudarmi sotto il suo sguardo impassibile. Maglietta, pantaloni, alla fine rimasi in mutande. “Anche queste?” Dissi io. ...
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