1. Il Sellaio. Víðarr e le prime rivelazioni.


    Data: 01/01/2020, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... leggeri il clitoride.
    
    -Sei sensibile qui? Vero?-
    
    -Sono assolutamente clitoridea, si... Sellaio, non godo della penetrazione...-
    
    Ora la carezza è più determinata, indirizzata a farla godere.
    
    Virad non ha mai goduto con un uomo, mai, in nessun modo! Ci arriva difficilmente, raramente, con una donna, ma ora? Sente insinuarsi nella sua mente un lungo tentacolo che cerca un particolare sensore nervoso, lo trova e le nasce dentro un languore sconosciuto, ora le dita la portano velocemente al piacere, è costretta ad inarcarsi, a gemere, a godere di lui! E sprofonda in una serie di orgasmi senza fine che si legano uno all'altro come anelli di una catena! Ora il piacere diventa spasmo! Ora il piacere diventa dolore.
    
    Non si ribella, non si rifiuta.
    
    Fra i gemiti e gli sussulti lo vede alzarsi e lasciar cadere ai piedi i pantaloni, non ha altro e il suo pene svetta.
    
    Vidar pensa.
    
    “Questo è il pene di Frey! Il pene del dio!”.
    
    Il Sellaio le ordina.
    
    -Continua tu a toccarti, vedrai che ti sentirai precipitare in un vortice di orgasmi senza nessuna possibilità di risalirlo, sprofonderai... sprofonderai, ma non ti lascerò morire come le tue allieve, ti salverò un attimo prima della fine.-
    
    La tira fino a farle avere la testa fuori dall'orlo del tavolo, la prende fortemente con le due mani, le fa ...
    ... piegare il capo e con il pene le cerca la bocca.
    
    -Apri la bocca... Víðarr!-
    
    Vidar capisce che non deve difendersi, si sta toccando a due mani. Una mano sul seno a strizzarsi il capezzolo l'altra sul clitoride. Si sta masturbando ferocemente, ora sono due le mani sulla sua vulva.
    
    E si sente precipitare in un vortice colorato che gira con la velocità della luce e gode. Il corpo si avvita, cade in movimenti sempre più scomposti, cade e gode. Orgasmi dolorosi che le torturano la mente.
    
    Cade e gode! Un godimento assurdo!
    
    Poi... in quello che le sembra l'attimo prima della fine vede una mano, la mano del Sellaio prenderla e tirarla fuori dal vortice.
    
    Si ritrova tremante, ansante, sfinita sul tavolo.
    
    Ha in bocca lo sperma del Sellaio, porta la mano al viso, ne è coperto anche quello.
    
    -Bentornata alla vita Víðarr!-
    
    E sottovoce declama ancora...
    
    „Fra cespugli cresce, ed erba alta,
    
    la terra di Viðarr, e fra boscaglie;
    
    là si farà il fanciullo, a dorso di cavallo, abile,
    
    per vendicare il Padre.“
    
    Poi le si rivolge...
    
    -L'ho capito subito. Quell'attimo che ti ho chiesto il nome, ricordi? Tu... Viðarr, volevi che capissi, perché certamente sapevi che conoscevo la denominazione Widar, Vidar, la traduzione tedesca di Viðarr ma mi sfugge il perchè... c'è qualcosa di nascosto ancora...- 
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