1. L'Organizzazione ( Capitolo 13 )


    Data: 29/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    ... di godere della sua sofferenza, e mentre Valeria si violentava per resistere e mantenere il contegno, la derise. Riuscì a trattenersi ancora per un paio di minuti, poi, il dolore diventò insopportabile e le lacrime iniziarono a rigarle il viso. Proprio in quel momento, come se lo stesse aspettando, la donna si rivolse a lei esplicitandole il suo obiettivo:
    
    -“Farò un’offerta per te, dolcezza… Sarai la schiava da letto di mia figlia e dovrai fornire al suo corpo tutto il piacere di cui necessita. La tua bella boccuccia servirà anche come vaso da notte per mia figlia. La sua urina è un nettare prezioso e tu, non ne dovrai sprecare nemmeno una goccia…”.
    
    Un colpo basso, una situazione che Valeria non aveva immaginato e che la destabilizzò completamente, da un momento all’altro. Si sentì persa, ma la donna, per nulla impietosita dallo stato della ragazza, calcò ancora la mano, ordinando all’uomo di continuare e farle ancora più male.
    
    -”di più, voglio sentire come grida questa puttanella... tira!”-
    
    Valeria emise un grido di dolore, che suonò gutturale e lancinante per via del morso che la costringeva a bocca aperta. Finalmente soddisfatta, la donna si avviò verso la scaletta e tornò al suo posto fra il pubblico.
    
    Il viso della ragazza mostrava tutta la sua disperazione. Era sconvolta, non tanto per il dolore ai capezzoli che andava ormai scemando, ma per le parole di quella donna, che senza nemmeno toccarla, era riuscita ad atterrirla ed a farla sentire una vera ...
    ... nullità.
    
    Difficilmente la cattiveria di un uomo è fine a sé stessa, mentre la donna può essere spesso malvagia.
    
    La malvagità della donna avvolta nel completo di latex bordeaux era palese e l’aveva completamente sconvolta, annientando all’istante ogni sua difesa. Conosceva bene Andrea e l’egoismo maschile, era mentalmente preparata ad essere usata ed anche abusata, ma non aveva previsto di dover affrontare quella pervicace volontà di ferirla profondamente, per il puro piacere di farlo. Una simile cattiveria gratuita non l'aveva immaginata, nè presa in considerazione.
    
    Godeva nel farle male, molto male e la desiderava davvero, ma per fargliene ancora, fisicamente e mentalmente. Valeria era atterrita dall'idea delle sofferenze e delle umiliazioni continue che avrebbe patito se fosse finita nelle grinfie di quella donna, ma soprattutto, la spaventava l’idea che una costante paura avrebbe iniziato a far parte della sua esistenza, giorno dopo giorno, momento dopo momento.
    
    No, non era andata affatto come aveva immaginato. Sapeva di non aver gestito alcunchè e per quanto si sforzasse di riprendere il controllo, non ci riusciva più. Il suo obiettivo di mettersi in mostra come la migliore delle schiave, quella che i compratori si sarebbero contesa, era miseramente fallito e nessun altro dei presenti avrebbe fatto un’offerta maggiore, se lo sentiva. Con ogni probabilità, sarebbe stata di quella donna.
    
    Quell’evoluzione non piacque nemmeno a Frau Helga.
    
    Valeria doveva essere il ...