1. L'Organizzazione ( Capitolo 13 )


    Data: 29/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    ... orientali e ad una donna dai tratti ispanici. Furono gli unici a salire sul ring e mentre la donna restava in disparte, i due osservarono la schiava con estrema accuratezza, centimetro per centimetro, come se fossero esperti d’arte che devono stabilire il valore di una statua. Se gli orientali avevano il classico aspetto dell’uomo d’affari asiatico, il look della donna appariva invece decisamente originale. Capelli rossi, sui cinquanta, forme abbondanti strette in un abito intero di latex color bordeaux molto scollato e molto corto, calzava stivali che le arrivavano oltre il ginocchio. Il viso curato, così come lo erano le sue mani, in cui spiccavano lunghissime unghie laccate nere, veri e propri “artigli”.
    
    Valeria sostenne senza problemi “l'esame” dei due uomini orientali. La prima richiesta riguardava la consistenza del suo seno e per dimostrare quanto fosse “naturalmente grande e sodo”, l'uomo che la teneva al guinzaglio glielo aveva stretto fra le mani fino a strizzarlo e successivamente, anche schiaffeggiato. Lei non fece una piega, e si mostrò assolutamente orgogliosa del proprio aspetto.
    
    Per assecondare la seconda richiesta dei due uomini, a Valeria fu ordinato di divaricare le gambe e piegarsi in avanti. Non bastò, così l’addestratore le afferrò i polsi ammanettati dietro la schiena e glieli sollevò al punto da costringerla a sollevarsi sulle punte dei piedi. La trattenne in quella posizione e per due volte le infilò il suo dito medio nell'ano. L’orifizio si ...
    ... aprì senza offrire resistenza, avvolgendo il dito che lo penetrava, per poi richiudersi alla perfezione una volta che il dito fu estratto. L’uomo mostrò agli orientali il guanto bianco che indossava, così che potessero notare come la schiava fosse stata pulitissima dentro. Visibilmente compiaciuti per quel dettaglio, i due uomini scesero dal ring senza fare altre richieste.
    
    Ormai convinta di aver superato l'esame e di poter sostenere la situazione senza mostrarsi imbarazzata o turbata, Valeria vide la donna solo in quel momento.
    
    La signora dai tratti ispanici non la degnò di uno sguardo, ma domandò subito all’addestratore di tirare forte la catenella con i morsetti che stringevano i capezzoli della ragazza. Precisò che doveva continuare finché il viso della ragazza fosse stato solcato dalle lacrime.
    
    Valeria non capì ciò che la donna aveva domandato all'uomo, ma comprese rapidamente cosa volesse, quando l’uomo dell’organizzazione afferrò la catenella nel mezzo ed iniziò a tirare senza pietà. Più tirava e più i morsetti si stringevano per via di un particolare meccanismo.
    
    Confusa e sofferente, Valeria si domandò se sarebbe risultata più attraente resistendo al dolore quanto più poteva, o se fosse stato meglio mostrarsi debole. Ritenne che piangere sarebbe stato alla portata di qualunque ragazza, così decise di trattenere le lacrime quanto più poteva e di mantenere un contegno dignitoso, evitando di singhiozzare.
    
    La donna in latex la fissava negli occhi mostrandole ...