1. Effe ed i suoi ammiratori


    Data: 10/12/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Maxxximissimo, Fonte: RaccontiMilu

    ... e tutto il resto del gruppo scoppiò in una fragorosa risata. Ad uno ad uno iniziarono ad entrare nella roulotte. Lei rimase fuori con uno di loro e dopo qualche istante fu invitata ad entrare. L’uomo la spingeva con una mano dietro la schiena invitandola a muoversi e lei con passo incerto si avvicinò al mezzo malandato. Salì i tre gradini ed appena entrò la sua paura diventò realtà. Si trovò i quattro uomini entrati precedentemente senza pantaloni intenti a toccarsi gli arnesi aspettando lei. Di scatto si girò ma sbattette sul petto dell’uomo che aspettava fuori con lei. Qui non si passa, questo fù quello che uscì dalla bocca dell’uomo prima di darle un ulteriore spinta facendola cadere al centro della roulotte. Ora si trovava con la testa all’altezza dei cazzi degli uomini. Li guardava ad uno ad uno avvicinarsi fin quando sentì dietro la testa il peso di uno di loro. Stava strusciando il cazzo sui suoi capelli. D’istinto si girò e con la mano gli diede una spinta all’altezza dei coglioni. Ovviamente l’uomo si fece male. La reazione degli altri non si fece attendere. In ordine sparso ebbe un paio di schiaffi in volto qualche spinta ed un calcio ben indirizzato sul sedere. Come logico la sua spavalderia fu subito placata e messa a tacere. L’uomo che era fuori con lei, il più grosso di tutti fisicamente, disse: ‘Ti conviene non reagire più! Ora tu prenderai tutto quello che noi vogliamo darti! Vedi di collaborare se no, non ci limiteremo a qualche schiaffetto. Hai fatto male ...
    ... al nostro amico ed ora da brava puttana che sei gli chiedi scusa e soprattutto ti prendi il suo cazzo in bocca!’. Effe non si muoveva, aveva lo sguardo basso e non diceva una parola. L’uomo che le aveva parlato la prese per i suoi lunghi capelli neri e le tirò il volto all’indietro. Fece come per darle uno schiaffo. Lei chiuse gli occhi come a volersi ritrarre ma la mano dell’uomo le afferrò le guance ed aprendogli la bocca con forza le ribadì: ‘Adesso lo prendi in bocca prima a lui e poi a tutti quanti, non fare scherzi altrimenti sarà peggio per te!’ e le lasciò la testa. L’uomo gli si avvicinò e le mise il cazzo in faccia. Non era enorme ma già rigido e pronto per l’uso. Aveva il cazzo di uno sconosciuto che le picchiettava il volto per poi fermarsi ed indugiare sulle labbra. In quel caso non potette fare a meno di socchiudere le labbra, e farsi entrare quella verga in bocca. Lei non succhiava, era l’uomo che andava avanti e indietro, infatti esclamò: ‘Devi succhiare, ti devi impegnare!’. La voce non era quella di un uomo come quelle dei due in macchina o del grassone. Era la voce di un ragazzo, e le era familiare. Ma in tutta quella confusione, soprattutto mentale non ci fece caso. Effe iniziò a succhiare quel cazzo, mentre ai due lati due di loro le si avvicinarono e prendendole le mani fecero impugnare i loro due cazzi iniziando a farseli segare. L’incapacità di opporsi a quegli eventi e il turbinio di azioni che stava subendo non fecero rendere conto alla donna il reale ...
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