1. Tale madre tale figlia


    Data: 07/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Marco87, Fonte: EroticiRacconti

    ... puttana.
    
    “Sei tutta bagnata Moni..”
    
    “Ohhh siiii, mi fai impazzire con quella lingua”
    
    Alberto si mise in ginocchio sul letto di fianco a Monica ancora distesa, le prese la mano e la portò sul suo pacco. Lei dopo averlo palpato per un pò gli sganciò la cintura, poi abbassò i jeans e gli slip di Alberto e prese in mano il suo cazzone cominciando a fargli una sega.
    
    “Siii Moni siii.. senti come me lo fai venire duro”
    
    Nel mentre lei lo segava lui la sditalinava e si sentiva benissimo quanto lei fosse bagnata, il rumore della sua passerina era inequivocabile. Alberto avvicinò il suo enorme cazzo al viso di Monica, lei sorrise e tirò fuori la sua lingua.
    
    “Che troia” pensai.
    
    Con la mano teneva ben salda la presa e con la lingua roteava intorno alla cappella gonfia di Alberto.
    
    Poi iniziò a fargli un pompino. Su e giú, su e giù, si gustava tutto il cazzo di Alberto.
    
    “Ahh siii.. succhialo tutto Moni.. quanto ti piace?”
    
    Lei non rispondeva e continuava a succhiarlo.
    
    “Ahhh ahhhh dillo quanto ti piace.. dillo”
    
    Lei mugolava ma non aveva intenzione di togliere quel cazzo dalla bocca, così lui la afferrò per i capelli e tolse il cazzo dalla sua bocca.
    
    “Dillo quanto ti piace”
    
    “Troppo” lo riprese in mano, “è enorme”. E fu di nuovo nella sua bocca.
    
    Non l’avevo mai vista così troia e non credevo ai miei occhi. Dentro di me da una parte ero molto amareggiato e deluso ma dall’altro lato mi piaceva fare il “guardone” e vederla in quella veste.
    
    Dopo aver ...
    ... succhiato il cazzo di Alberto si tolse il vestito e rimase completamente nuda e montò su di lui. Afferrò il suo arnese e lo fece entrare delicatamente dentro di lei. Cavalcava senza fermarsi e i suoi gemiti riecheggiavano per tutta la stanza. Alberto la teneva per i fianchi e assecondava i suoi movimenti.
    
    “Guarda quanto godi.. sei una puttana”
    
    “Ahhhh ahhhh ahhhh siiiiii”
    
    “Si... siiiii... lo sei? Sei la mia puttana?”
    
    “Ahhhhhh ahhhh siiiiiiii”
    
    “Si cosa? Cosa sei?”
    
    Lei posò le mani sul suo petto e aumentò il ritmo della cavalcata.
    
    “La tua troia... sono la tua troia.. oddio vengo.. oddio siiiii”
    
    Come sentii quel dialogo fu impossibile per me resistere ed esplosi nelle mutande.
    
    Poi Alberto la mise a pecorina e iniziò a scoparla da dietro. Manteneva un ritmo davvero elevato e Monica afferrò un cuscino e si coprì la faccia per limitare le sue urla di piacere. Passarono cinque minuti e Alberto fu sul punto di esplodere.
    
    “Moni sto per venire”
    
    “Oddio siiii.. però non venire dentro”
    
    “Ahhhh quanto godo cazzo.. dove vengo?”
    
    “Ahhh in bocca come l’altra volta ahhhh”
    
    Eccola lì la conferma di quel pomeriggio passato. “Puttana” pensai.
    
    Lei si girò, gli diede qualche pompata con la bocca, poi lui afferrò i suoi capelli e gliela riempì tutta di sborra godendo come un animale.
    
    Erano passati circa 40 minuti.
    
    Prima che i due uscissero di camera me ne andai, furtivo come sempre attraversai la casa e me ne uscii dal retro. Camminai un pò per sbollire ...