1. Applausi e luci


    Data: 04/12/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... confrontare le due nostre più evidenti diversità. Adesso però &egrave totalmente dissonante e pure alquanto diverso: quelle differenze le conosciamo bene, perché la curiosità e l’interesse &egrave sapientemente sostituito dalla compostezza e dal pudore, giacché si sa, tenuto conto che non si fanno vedere certe cose ai maschi, in quanto glielo hanno inculcato e insegnato durante la pubertà, dopo che tutti vagamente ci hanno accarezzato, guardato e baciato, con il pretesto e con la tipica scusante che sei una bella figliola. Lui scosta le mutandine con un dito, delicatamente, la sua lingua mi esplora facendomi sussultare, io gli afferro i capelli, arrossisco e mi vergogno, perché mi sembra d’avvertire colarmi giù qualcosa, dopo sbircio un secondo là di sotto e vedo quei due individui che si baciano, allora lo tiro prontamente su e m’appiccico subito alla sua bocca.
    
    Questo non &egrave il mio primo bacio, eppure ci rimango malissimo quando m’infila la sua lingua dentro la bocca e la gira, io mi scosto, lui m’insegue riprendendomi di nuovo in quell’atto che mi sembra così intimo, però francamente un poco sgradito e spiacevole. Mentre mi bacia sento che con la mano si sfila i pantaloni e appoggia il suo cazzo dritto e duro come una carota appena raccolta addosso alla mia pelosissima e odorosa fica, lei &egrave già tutta umida come mai l’avevo vista prima, io ho un convulso e irrefrenabile istinto, giacché &egrave come se mi spingesse da dietro per poterlo prendere, però la ...
    ... ragione inespressa e i timori latenti lo rimettono indietro appena la sua testa inizia a infilarsi. Maurizio a quel punto ci rimane male e mi chiede il perché, però non insiste visto che riprende a baciarmi con foga, questa volta quei capezzoli sono divenuti duri come due chiodi, dopo mi gira, mi strizza i seni e di nuovo spinge il suo cazzo contro di me, anzi, questa volta in mezzo alle natiche. Per un attimo lo lascio fare, perché la voglia di farmi penetrare con quel cazzo &egrave tanta, però al primo colpo e al conseguente dolore io mi ritraggo, dal momento che mi scappa persino un lamento. Io mi riassesto aggiustandomi in tutta fretta per la vergogna, Maurizio continua a guardarmi come un avvoltoio su d’una carcassa, che ancora si muove aspettando il momento buono mentre tiene ancora il cazzo tra le mani. Io m’accerto che la porta sia ben chiusa e quanto tempo ancora durerà quella sinfonia, ancora venti minuti, dunque m’avvicino a lui seduto sulla sedia m’inginocchio e dopo averlo guardato negli occhi appoggio la mia mano sulla sua. Lentamente allargo le sue dita avvolte attorno a quel bellissimo gioco, in quanto m’accorgo di non aver ancora affrontato né superato l’invidia del pene, tolgo la sua mano e l’appoggio sulla mia testa, in seguito l’invito a spingermi verso il membro, lui non si fa invitare più volte e me lo infila completamente in bocca.
    
    Questa volta sono io che uso la lingua e come la coda mozzata d’una lucertola la dimeno scuotendola sulla sua cappella e ...