1. Il suocero di Fabrizia


    Data: 03/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: durex, Fonte: RaccontiMilu

    Fabrizia
    
    Fabrizia ha 45 anni splendidamente portati.
    
    Statura medio bassa, all’incirca 160 centimetri.
    
    Capelli castani lunghi ed ondulati sino alle spalle.
    
    Occhi che battono sul verdone e fanno del suo sguardo un continuo invito a pensieri erotici.
    
    Una seconda di seno con due capezzoli impressionanti per come sono irti (due grossi chiodi).
    
    Un culo da favola: sodo, alto e ben proporzionato.
    
    Due belle cosce, muscolose ma molto femminili.
    
    Gianni
    
    Gianni ha 65 anni.
    
    Anch’egli non molto alto, all’incirca un metro e 68.
    
    Stempiato, pochi capelli ai lati, ormai bianchi.
    
    Baffi folti che ne incupiscono l’aspetto.
    
    Molto magro, ancor di più in relazione all’età.
    
    Sguardo malizioso da uomo navigato.
    
    Fabrizia &egrave la nuora di Gianni da moltissimi anni. Tra i due c’&egrave sempre stato rispetto. Gianni non ha mai lesinato complimenti a Fabrizia che ha trovato, nel suocero, un secondo padre tanto da chiamarlo spesso ‘papi’.
    
    Tutto procedeva per il meglio sino ad una domenica di marzo.
    
    Fabrizia ed il marito erano soliti andare dai genitori di lui ogni volta che era in programma una partita della Juventus.
    
    Quella domenica la squadra bianconera avrebbe giocato nel posticipo serale. Il marito di Fabrizia era andato a Bari per lavoro la domenica mattina. Ad ora di pranzo chiamò la moglie e le disse di andare a casa dei genitori e di aspettarlo lì per la cena. Aggiunse di vestirsi come piaceva a lui perché dopo la partita sarebbero andati in ...
    ... un nuovo disco bar.
    
    Fabrizia telefonò al suocero chiedendogli di andarla a prendere.
    
    Gianni naturalmente acconsentì e le chiese se poteva passare per le 19.00 così lei gli avrebbe dato una mano in cucina, considerando l’assenza della moglie, partita con una parente per partecipare al funerale di uno zio, cerimonia che si sarebbe svolta il lunedì mattina in una cittadina del nord Italia.
    
    Verso le sei Fabrizia iniziò a prepararsi. Dopo una rapida doccia, aprì l’armadio e si ricordò la richiesta del marito. Prese un paio di calze autoreggenti e le infilò; trovò un reggicalze in pizzo nero e lo sistemò alla vita, allacciando i ganci alla balza delle autoreggenti. Cercò tra gli abiti un vestito particolarmente corto. Lo trovò e lo indossò; se lo ricordava un po’ più lungo. Era talmente corto da non coprire nemmeno la balza delle calze e, soprattutto dietro, non riusciva a coprire le sue intimità prive di slip. Calzò delle scarpe con il tacco a spillo alto 12 cm e si guardò allo specchio: pensò per un attimo di cambiare vestito; quell’abito era troppo audace, soprattutto considerando che prima sarebbe dovuta andare dal suocero. Certo il marito sarebbe stato contento ed orgoglioso di lei. Si guardò nuovamente allo specchio e decise di lasciarselo indosso. Per precauzione prese il pantalone della tuta per indossarlo non appena fosse arrivata a casa del suocero. Si sedette sul divano in attesa dell’arrivo di Gianni.
    
    Il citofonò suonò segnalando l’arrivo del papi. Fabrizia ...
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