1. La suocera, perchè no?


    Data: 03/12/2019, Categorie: Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    Mia suocera Franca è una donna matura, pesante, una xxl come piace a me: 58 anni, di altezza media, capelli a caschetto tinti di biondo, occhi profondi, bocca carnosa, forme abbondanti, debordanti. Epperò, a dispetto dei volumi del suo corpo, volitiva ed allegra, in un ambiente familiare invece piuttosto pigro e grigio, con un capofamiglia (mio suocero Ruggero) permanentemente triste e disincantato.
    
    Una donna che mi piace per lo spirito e per il corpo, ma che è anche la madre della mia Fiorella, che, ahimè, non le rassomiglia né nel fisico (lei è ben modellata, ma asciutta) né nel temperamento (molto misurato), ma che è una moglie premurosa, adorabile sotto tutti gli aspetti.
    
    Sono anni che vivo questo conflitto interiore inespresso. Ogni volta che sto vicino a mia suocera non riesco a fare a meno di occhieggiare vogliosamente quel suo gran culo e le sue zinnone, che scoppiano dentro le gonne e le magliette che lei indossa, ma trattengo il respiro e reprimo decisamente ogni tentazione.
    
    ‘No, la suocera no!’, ripeto tra me e me ossessivamente questo mantra, pensando che Fiorella non merita di essere ingannata e tradita, senza contare l’incognita delle possibili reazioni negative della stessa mia suocera.
    
    Mi impongo questa autocensura, ma certo non riesco ad impedire alla mia fantasia di immaginarmela nuda o in baby doll, con quel vertiginoso saliscendi che fanno quelle zinne e di quelle chiappone quando si muove dentro casa.
    
    Il ménage sessuale con mia moglie è ...
    ... regolare e abbastanza soddisfacente, ma non nascondo che l’immagine giunonica di mia suocera mi torna spesso alla mente e allora, al colmo dell’eccitazione, mi tiro segoni furibondi, sognando di palparle vogliosamente quelle forme opulenti e di scaricarle proprio sulle parti più morbide e generose fiotti e fiotti di sborra.
    
    Ma oggi è accaduto quel che mai mi sarei aspettato. Mi trovavo a casa sua a ripararle l’ingranaggio difettoso di una serranda che inutilmente lei aveva segnalato al marito e, pur lavorando, come sempre non mancavo di spiarla, tanto più che era in vestaglia semitrasparente e le si intravedevano lembi di intimità. Finito il lavoretto, la chiamo per mostrarle come azionare il tirante della serranda. La invito a provarci. Lei lo fa senza la necessaria presa e la stringa le sfugge di mano; perde lievemente l’equilibrio e, di spalle, mi finisce addosso. Istintivamente la blocco sui fianchi per non farla cadere, ma inevitabilmente il suo culone si schiaccia duramente contro la mia patta già gonfia.
    
    ‘Ooohhh ‘.’, grida lei per il piccolo spavento collegato all’istantaneo sbandamento, ”. Oddio! ‘ stavo per cascare! ‘.’
    
    La trattengo avvolgendola per i fianchi, chiudendo le mie braccia sulla sua pancia rotonda, proprio sotto le zinne penzolanti. Il mio cazzo ritto dentro i pantaloni si piazza proprio in mezzo al solco delle sue chiappe. E’ un attimo, ma a me pare interminabile, e percepisco una sorta di piccola ondeggiamento del suo posteriore, come a voler ...
«1234»