1. Cognate


    Data: 03/12/2019, Categorie: Etero Autore: laura m., Fonte: EroticiRacconti

    Cognate
    
    La casa era un edificio a tre piani, lontano dal centro abitato e con un ampio spazio intorno, così come piace alla borghesia. I miei genitori abitavano al pianterreno, io e mio marito al primo, mio fratello e la sua mogliettina al terzo. Sul lato che dà verso la campagna, al secondo piano c’era un ampio terrazzo cui si accedeva dalle scale ed era fruibile da tutti; sotto il terrazzo era situato il garage, accanto al quale c’era pure uno spazio in cui si svolgevano molte attività estive, come le grigliate o la preparazione della salsa dei pomodori.
    
    Appartengo ad una famiglia agiata e, pur essendo laureata in lettere, non lavoro; mio marito è architetto, mio fratello avvocato, avendo ereditato lo studio del babbo. Si è sposato tardi, ha quasi quaranta anni e ha preso in moglie una molto giovane, di venticinque anni, una farfallina rispetto alla posatezza di Andrea, mio fratello. Lei si chiama Elisa, io Adele, mio marito Carlo. Si sono sposati nemmeno un mese fa, con una festa notevole, con quasi cento invitati. La mia cognatina aveva incantato tutti, perché si era presentata con un abito da sposa generosamente scollato (ma il suo seno è piccolo), che le fasciava il corpo in modo da far risaltare le curve del bacino in maniera indecente. Non solo le rotondità erano accentuate, ma si poteva vedere benissimo la fenditura tra le due natiche, che, camminando, si muovevano ondeggiando richiamando l’attenzione di tutti. Le signore guardandole, esprimevano il loro ...
    ... disgusto facendo versacci e accenni alle altre signore; gli uomini anziani facevano finta di non vedere, tanto non ne avrebbero ricavato nulla; gli uomini giovani e meno giovani non si perdevano nemmeno uno di quegli ondeggiamenti, le donne infine, mentre facevano finta di non essere d’accordo, credo che morissero d’invidia. Anch’io in verità. Il più contento mi sembrava mio fratello che, se non l’avesse ancora assaggiate, quella sera si sarebbe dedicato certamente a quelle due morbide sfere.
    
    Sono stati in viaggio di nozze quasi venti giorni, sono tornati ieri. Mio fratello stamani è andato a lavorare, la sposina si sta ancora risposando dalle fatiche della luna di miele. Io sono sdraiata all’ombra di un gazebo che abbiamo sistemato sul terrazzo e, visto che è possibile, mi sono tirata su la gonna e prendo un po’ di sole sulle gambe. Sto leggendo un romanzetto erotico, niente di speciale, anzi noioso. Si tratta di una donna matura a cui piacciono i ragazzi: li seduce, li invita a casa e si fa scopare, molto spesso davanti al marito, il quale ogni tanto partecipa ma solo per masturbare il ragazzo o prenderglielo in bocca aizzato dalla moglie. Devo dire che l’immagine del marito che succhia il giovane amante della moglie mi mette una certa prurigine. Non sono appassionata di romanzi porno, ma ogni tanto mi piace leggerli, perché a volte ti suggeriscono qualcosa di nuovo. E soprattutto li leggo per quel realismo che fa chiamare le cose con il loro nome. A me, quell’ipocrisia che ...
«1234...»