1. Lo schiavo delle brutte


    Data: 24/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: lexander, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentito nessuna godere in vita mia
    
    ”Dai adesso fammelo succhiare”
    
    Avevo il cazzo completamente moscio, sentivo ancora la puzza dei suoi piedi nella stanza e non riuscivo ad eccitarmi
    
    ”Prendi questo” mi porse una pasticca di Viagra.
    
    Lei iniziò a succhiarmi con foga, sembrava la persona più contenta del mondo
    
    ”Devi sborrarmi in bocca però, ricordatelo”
    
    Io mi impegnavo, avevo chiuso gli occhi e stavo pensando alle strafiche che mi facevo di solito.
    
    Le sborrai in bocca.
    
    Lei bevve avidamente e mi ringraziò.
    
    ”Bene, preparati per domani, ore 8 puntale.”
    
    Finì così il mio primo giorno di lavoro
    
    Arrivato a casa avevo in bocca il sapore della mia titolare addosso, mi sentivo umiliato, avevo accettato un impiego e non sapevo cosa mi sarebbe aspettato nei giorni successivi.
    
    Mi feci una doccia purificante e andai subito a dormire.
    
    La mattina successiva arrivai puntuale in ufficio, ma Marta, il mio nuovo capo non c’era..
    
    Una delle sue collaboratrici mi assegnò un ufficio e una mansione.
    
    La mattinata in ufficio procedeva tranquilla.
    
    Ormai avevo capito che nessuno sapeva che io ero stato assunto per via dei pruriti della signorina.
    
    Signorina che arrivò in ufficio verso le 11, con una tuta e una felpa, senza salutare nessuno e virando dritta alla macchina del caff&egrave.
    
    Pochi minuti dopo venni chiamato nel suo ufficio.
    
    Stava fumando con i piedi sul tavolo.
    
    ”Beh, non mi saluti nemmeno?”
    
    Si alzò e mi si avvicinò sgraziata con la ...
    ... sua stazza imponente e mi ficcò la lingua in bocca, e mi palpava le chiappe, il sapore della sua bocca era un mix di caff&egrave, sigarette e cioccolatini che mi fece venire il voltastomaco.
    
    Oltre a questo l’aria era irrespirabile, era stata a correre e si sentiva tutta la puzza del suo sudore.
    
    ”Non ti scandalizzi se mi cambio qui eh? – si tolse quell’orrenda tuta e si mise in tiro, per quanto si potesse mettere in tiro lei, minigonna e top cortissimi, tutta la ciccia fuoriusciva mettendo in scena uno spettacolo dell’orrido- io e te adesso andiamo a prendere un’altra mia assistente e andiamo a casa di una mia amica, preparati, su”
    
    Dopo pochi minuti eravamo già in macchina, un bel suv pieno di cartacce, bibite e schifezze a terra.
    
    Arrivammo ad un altro ufficio dell’azienda e salì in macchina una ragazza bellissima.
    
    Una top model praticamente.
    
    Il suo sguardo era rassegnato e triste, come se sapesse di andare incontro a una tortura
    
    ”Allora, lei si chiama Marilena e lavora per me, stiamo andando dalla mia amica Anna. Nel frattempo aspettatemi in macchina, io prendo un giocattolo per voi e scendo”
    
    Eravamo di fronte a un sexy shop
    
    Marilena iniziò a piangere sommessamente.
    
    La nostra titolare ritornò in macchina e vide Marilena in lacrime.
    
    ”Ahahahaha, inizi col piantino già adesso? Schiava di merda, puoi andare via quando vuoi, evidentemente ti piace prendere la tua busta paga a fine mese eh?”
    
    Marilena singhiozzava
    
    ”Rispondimi. Ti piace prendere ...