1. Visita in ambulatorio


    Data: 27/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    Mancava poco alla fine della giornata di lavoro. I pazienti erano stati tanti ed io, abbastanza stanca, allungai le gambe sotto alla mia scrivania di medico di base, sgranchendole.
    
    «Avanti», esclamai pensando: “Meno male che è l’ultimo per stasera”.
    
    La porta del mio studio si aprì ed entrò mio cognato, Luca.
    
    «Ciao, Roby. Come stai?», mi chiese.
    
    «Ciao, Luca. Io tutto bene, grazie. Tu invece non tanto, visto che sei venuto da me», risposi facendolo accomodare.
    
    «E si. Ho un problemino. Solo che è una cosa un po’ imbarazzante…”.
    
    «Tranquillo, sono comunque un medico, non pensare che sono tua cognata. Dimmi tutto», lo incoraggiai.
    
    «Ok. Beh, vedi... da un po’ che quando…», fece una piccola pausa ed arrossì, «faccio l’amore con tua sorella… beh… ho uno strano dolore all’inguine…».
    
    «Non c’è da vergognarsi. Sicuramente è qualcosa di non grave. Però dovrei dare un occhiata».
    
    Luca rimase immobile, non aveva capito cosa intendevo, così fui più esplicita guardandolo sorridente: «Togliti pantaloni e mutande e mettiti sul lettino».
    
    Arrossì ancora di più, ma senza dire niente, si spogliò e si sedette sul lettino. Non avevo mai visto mio cognato nudo e quindi scoprii con leggera invidia di mia sorella che era ben messo lì sotto.
    
    Mi misi i guanti di lattice e mi avvicinai a Luca: «Sdraiati», dissi.
    
    Lui era molto imbarazzato al pensiero di farsi toccare dalla sorella di sua moglie sule parti intime, così lo rassicurai: «Farò in fretta, do solo un’occhiata», ...
    ... poi gli chiesi: «Fumare non fumi, vero?», fece no con la testa.
    
    «Attività fisica ne fai?».
    
    «Qualche corsetta ogni tanto».
    
    «Il sesso con mia sorella come va? Quanto spesso lo fate?»
    
    «Beh, abbastanza bene. Però non lo facciamo molto spesso, tipo una volta al mese o giù di li».
    
    «Allora farai spesso da solo», dissi ridendo. Luca non rispose, ma arrossì.
    
    Gli presi in mano il pene e lo alzai, tastando i testicoli pelosi.
    
    «Sembra che qui non ci sia niente di strano», dissi, palpando forse una volta in più del dovuto i suoi testicoli sode.
    
    Iniziai a tastare il pene, in cerca di qualche anomalia, però non sembravano essercene.
    
    Tirai giù la pelle che ricopriva la cappella e tastai sotto al glande e anche proprio la cappella. Il cazzo si era pian piano ingrossato leggermente.
    
    «Scusa…», disse Luca, ma io gli risposi: «Tranquillo, non succede niente. Ti fa male quando è in erezione?».
    
    «Beh… si. A riposo non mi fa male».
    
    «Allora è meglio se facciamo una visitina in erezione, se non ti da fastidio», dissi con un tono a metà tra il professionale ed il malizioso.
    
    «Se bisogna farlo, è meglio farlo», mi rispose Luca.
    
    Io allora mi sbottonai due bottoni del camice: faceva molto caldo e quindi sotto indossavo solo un reggiseno nero lucido a coprire la mia terza. Luca strabuzzò gli occhi, ma sentii subito un fremito al suo pene.
    
    «Così facciamo prima», gli dissi facendogli l’occhiolino.
    
    Iniziai a massaggiargli i testicoli e così in poco tempo aveva il ...
«123»