1. Beate corna


    Data: 27/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Il momento era particolarmente delicato, per me: da un lato, la banca che mi chiedeva di scegliere uno staff e di andare in Sudamerica ad organizzare il lavoro di espansione in diversi Paesi di quel Continente; dall’altro, i miei familiari che mi assillavano con le loro richieste per la prossima vacanza, da celebrarsi, come tutti gli anni, in un villaggio turistico in Calabria che mia moglie e i miei figli trovavano estremamente affascinante e che io trovavo addirittura penoso.
    
    Ma in casa la mia voce contava assai poco.
    
    A scombinare le carte, intervenne un incidente assai casuale.
    
    Dovevo parlare con Carla, mia figlia, per raccomandarle alcune cosette sulle spese da fare; ma, appena formai il numero, mi trovai nel mezzo di una conversazione tra lei e una sua fidata amica.
    
    Per un guizzo di curiosità non solo ascoltai in silenzio ma feci scattare il pulsante di registrazione della telefonata.
    
    “Allora, anche quest’anno, stessa spiaggia stesso mare …”
    
    “ Già … e aggiungici … stessi cazzi ….”
    
    “Perché?”
    
    “ Sono anni ormai che mamma se la fa con Roberto, uno dei gestori del villaggio turistico. Quando mio padre non c’è, lei non dorme mai nel nostro bungalow ma va sempre in quello di Roberto; quando c’è papà, sapessi che salti mortali per coprirla e farla scopare in pace!”
    
    “Cazzo, e a tuo padre neanche ci pensi?”
    
    “Se uno è cornuto, vuol dire che se l’è meritato. Lui basta che porta i soldi, delle corna chi se ne frega, anche qui mamma ha decine di ...
    ... occasioni per riempirlo di corna e lo sanno tutti, tranne lui, naturalmente. …”
    
    “Sei spietata. E tu?”
    
    “ Sono ancora la regina dell’ingoio, ormai inossidabile, in tutte le discoteche della Calabria e della Lombardia …”
    
    “Cazzo … e tuo fratello?”
    
    “ Sempre con quella banda di svitati, piccoli delinquenti che prima o poi in galera ci vanno …”
    
    Ne sapevo abbastanza.
    
    La prima cosa che feci, fu trasferire tutti i miei beni in una banca svizzera, approfittando del mio ruolo di potere nella banca; provvidi poi a bloccare tutte le carte di credito intestate ai miei familiari e caricate sul mio conto; parlai con la Direzione Generale e accettai di organizzare in ventiquattro ore uno staff per il Sudamerica e di partire entro le ventiquattro ore.
    
    Furono felicissimi e mi garantirono promozione e aumento.
    
    Infine, telefonai al mio avvocato, gli ricordai che tempo prima aveva avviato una causa di separazione legale tra me e Marina, mia moglie, allora pensata per aggirare il fisco e che era stata congelata per qualche anno; mi confermò che la pratica era viva e, a lume di logica, potevo già chiedere il divorzio, visto che la separazione era stata consensuale.
    
    Gli chiesi di procedere con il divorzio e gli feci presente che non sarei stato reperibile non sapevo per quanto tempo, spedito in missione per la Banca: ci saremmo tenuti in contatto telefonico.
    
    Chiamai un giovane assistente e gli dissi di preparare il gruppo che avevamo ipotizzato per la trasferta, tutto di giovani ...
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