1. alla fiera con le zie


    Data: 24/09/2017, Categorie: Incesti Autore: rachele45, Fonte: RaccontiMilu

    ... Come sarà fortunata la donna che ti sposerà bello e galante!!-
    
    Io divenni subito rosso e la zia che con un balzo era giù seduta sulle mie gambe mi mollò un altro bacio sulla guancia.
    
    Chiaramente zia non perse occasione per far aderire perfettamente il suo culo tosto sul mio altrettanto ormai tosto pisello. Continuava a sfregarsi contro il mio pacco, in modo provocante, e approfittando di un attimo di distrazione delle nostre commensali, le bisbigliai all’orecchio –zia me lo stai facendo diventare di pietra!- e lei continuando a mangiare il suo panino con una naturalezza sconcertante rispose –lo so! Lo sento perche credi che stia continuando!-
    
    Visto che zia era particolarmente lenta a finire il panino, le tre donne decisero di andare in bagno, e quando loro no si vedettero più, la zia si girò immediatamente e praticamente cavalcandomi, mi diede un bacio sulla bocca dicendomi –sono venuta qua solo perché c’eri anche tu, non sai quanto volevo stare con te- e balzo in piedi con un salto.
    
    Non feci altro che stare vicino a lei e toccarla e appoggiarle il mio pacco sempre teso a quel magnifico culo! Per tutta la sera. Arrivò il momento del concerto, una vera palla il cantante, ma avevo la zia davanti a me che ballava e saltava, ma più che altro si strusciava al mio pacco quindi per me era divertente anche quella lagna. La bellezza di mia zia aveva però attirato anche molti altri uomini, che con la scusa della calca cercavano un contatto fisico con lei o un pretesto per ...
    ... attaccare bottone, e io dovetti intervenire più di una volta, e ogni volta ne seguiva un caloroso ringraziamento, finche aderendo perfettamente col suo culo alla mia patta, visto che stava sempre davanti a me, e abbracciandomi sporgendosi all’indietro mi disse –se conosci un posticino tranquillo dove possiamo andare ti do il culo!-
    
    Solo a sentire quelle parole quasi vengo!, ma resisto penso faccio mente locale e – si c’è un posticino, ma come facciamo con loro?-
    
    -ci penso io – si avvicinò a mia mamma e con tono seccato –senti qua ci sono sti maniaci che mi stanno troppo addosso, io e Marco ci spostiamo più indietro voi state pure qua davanti, se non ci ritroviamo alla fine ci sentiamo al cellulare ok?- mia mamma che forse non aveva neanche capito bene complice la musica alta annui con la testa.
    
    Mi ricordavo di una casa in costruzione non lontano da dove avevamo parcheggiato ed è li che ci dirigemmo, una volta dentro e accertatomi che non ci vedessero dall’esterno, le saltai praticamente addosso baciandola e palpandola tutta, finche non l’afferrai con violenza quasi quelle belle chiappe, le strinsi e dalla foga l’alzai stringendole il culo.
    
    Lei agguantandomi il cazzo da sopra i pantaloni e stringendo un il giusto mi fece –lo vuoi vero? Vuoi il mio culo? Sapevo quando ho comprato questi jeans che ti avrebbero fatto questo effetto!- dicendo ciò si inginocchiò lo tirò fuori ci giocò un po con le mani e poi -sembra ancora più grande oggi!- lo ingoiò succhiandolo con ...